Droga e computer rubati, un arresto a Trapani
Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Erice e della Sezione Radiomobile di Trapani, con l’ausilio di una Unità Cinofila del Nucleo Carabinieri di Palermo-Villagrazia, il pastore tedesco Mike, hanno eseguito una serie di perquisizioni di iniziativa finalizzate al contrasto della detenzione e dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso delle operazioni, i militari hanno tratto in arresto Leonardo Rubino, trapanese, cl.79, sequestrando complessivamente 81,52 grammi di hashish, 1,81 grammi di cocaina suddivisi in 10 dosi, nonché altri beni verosimilmente di provenienza illecita.
Nello specifico, ai militari dell’Arma impiegati nei servizi di pattuglia giornalieri, non era sfuggito un sospetto via vai di persone, in qualsiasi orario del giorno e della notte, nei pressi dell’abitazione dell’arrestato, per tanto, in conclusione di una mirata attività info investigativa, hanno effettuato una serie di perquisizioni, sia personali che domiciliari, che hanno permesso di rinvenire, grazie principalmente al buon fiuto di Mike,il citato stupefacente che si trovava abilmente occultato in vari punti della casa. Nell’abitazione erano presenti, inoltre, 2 bilancini elettronici, materiale per il confezionamento delle dosi e tre coltellini, di cui uno con la lama intrisa verosimilmente di sostanza stupefacente del tipo hashish.
Durante le perquisizioni sono stati rinvenuti dei personal computer di cui il Rubino non era in grado di fornire indicazioni precise sulla provenienza o il loro eventuale acquisto. Da questo ritrovamento inaspettato sono partite ulteriori attività di indagine che hanno permesso, ben presto, di scoprire che tali beni sono stati rubati, pochi giorni fa, dalla sede dell’Università degli Studi di Trapani. Il tutto è stato immediatamente posto sotto sequestro.
Al termine delle formalità di rito, il Rubino è stato dichiarato in stato di arresto per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e di ricettazione e sottoposto agli arresti domiciliari, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria competente.