Disordini durante la partita del Marsala – Acireale, attuati 9 DASPO

Si erano resi protagonisti di una sassaiola all’indirizzo di un centinaio di tifosi dell’Acireale prima dell’inizio della gara disputatasi lo scorso 29 settembre presso lo Stadio “Angotta” di Marsala. I facinorosi avevano agito senza alcuno scrupolo, noncuranti della presenza dello sbarramento creato con i mezzi dei reparti di polizia, posizionati proprio per evitare contatti tra le due tifoserie.

Due di loro – Davide Zizzo, classe 1995 e Alessio Ampola, classe 2001 – erano stati tratti in arresto, appena due giorni dopo i fatti, in applicazione dell’istituto della “flagranza differita”, che prevede, per l’appunto, la facoltà di arrestare gli autori di reato avvenuti in occasione di manifestazioni sportive, purché entro 48 ore dalla commissione dei fatti e nel caso in cui non sia possibile operare immediatamente per ragioni di sicurezza e incolumità pubblica.

Adesso, nei loro confronti – come anche nei riguardi di ulteriori due giovani marsalesi, G.N., classe 2002 e S.G., classe 1987, già denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Marsala, per il lancio di pietre ed altri oggetti contundenti – è scattato il provvedimento di DASPO emesso dal Questore di Trapani. Di cinque anni la durata del provvedimento amministrativo, inasprito dall’obbligo, a carico dei destinatari, di presentarsi presso gli uffici di polizia negli orari in cui vengono disputati gli incontri di calcio.

Ed ancora ulteriori quattro provvedimenti di DASPO per altrettanti supporters marsalesi: due di questi, R.A. classe 1988 e G.A. classe 2005, sono ritenuti responsabili di aver agevolato la condotta degli arrestati procurando agli stessi – attraverso la recinzione del mercato ortofrutticolo attiguo allo stadio – il materiale da lanciare, lì appositamente reperito; un terzo, D.G.B. classe 2000, è stato invece trovato in possesso di un fumogeno all’atto di accedere all’impianto sportivo.

Altrettanto odiosa la condotta posta in essere dal quarto soggetto, A.V. classe 2002, già sottoposto ad un provvedimento di DASPO della durata di un anno, comminatogli in precedenza, il quale è stato raggiunto da un aggravamento del medesimo provvedimento esteso ad ulteriori 7 anni. La sua responsabilità quella di aver fornito false generalità agli operatori di polizia al fine di guadagnarsi l’ingresso allo stadio, diversamente inibitagli.

Non sono mancate le sanzioni a carico della tifoseria acese atteso che uno dei sostenitori della squadra etnea, B.P. classe 1992, responsabile di aver lanciato all’indirizzo di un operatore di polizia una transenna in ferro procurando all’agente una lesione alla mano, è stato destinatario di un DASPO della durata di 8 anni, con obbligo di firma.

Comportamenti gravissimi e riprovevoli quelli assunti dai tifosi marsalesi ed acesi, il cui contrasto – anche negli incontri di calcio non professionistici – rappresenta una precisa scelta strategica della Questura trapanese, tesa a far rispettare le regole in ogni manifestazione sportiva, al fine di arginare un fenomeno, quello della violenza sui campi di calcio, sintomo chiaro di scarsa maturità culturale e sportiva.

Encomiabile l’attività svolta, nell’immediatezza dei fatti, da personale della Questura di Trapani, che, attraverso una certosina visione delle immagini ed un attento esame delle videoriprese effettuate dalla Polizia Scientifica, perveniva all’immediata identificazione di Ampola e Zizzo (colti nell’atto di lancio di sassi contro la tifoseria rivale e lo schieramento delle forze dell’ordine), consentendone l’arresto, nonché di identificare gli altri tifosi, sia marsalesi che acesi, responsabili di aver preso parte ai disordini all’esterno dello stadio.

Tale attività continuerà ad intensificarsi, come avvenuto nelle ultime settimane, mediante capillari controlli, prima, durante e dopo gli incontri di calcio.

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