Disagi e lunghe code nei Pronto Soccorsi, manca il personale

Disagi nei pronto soccorso della provincia di Trapani: manca il personale, quello in servizio è stressato dai carichi di lavoro, ma capita pure l’assurdo, viene disertato il bando per l’assunzione di 11 medici.

Pronto Soccorso in tilt in provincia di Trapani. Non è una novità. Il problema delle croniche carenze di personale, medico-infermieristico, avvolge, seppure con drammaticità diversa, tutti i presidi ospedalieri della provincia. Non staremo qui a narrarvi storie di ordinaria disamministrazione sanitaria, tantomeno staremo a dilungarci su casi specifici di malasanità.  Vi ritorniamo, invece, a parlare di quella che é una vera e propria emergenza sanitaria che costantemente provoca disagi sia nel personale che nell’utenza. Entrambi sono le facce della stessa medaglia, una sanità pubblica allo sfacelo. Su entrambi i fronti si sta male: l’utente seppure è quello che rischia di più, da tale situazione, non rimane immune chi è abilitato a salvare la vita altrui costretto a prestare soccorso in condizioni peggiori di un ospedale di campo. Vi sono pronto soccorso in questa provincia, come quello di Marsala, dove un solo medico fronteggia una utenza enorme, fatta potenzialmente di circa 100 mila abitanti. Il rapporto medico paziente, in certi turni,  è drammatico. Il medico, che dovebbe prodicarsi nella stessa maniera per tutti indistontamente quando i codici rossi diventano più di uno, talvolta, deve scegliere tra chi assistere e chi invece lasciare al proprio destino. Il medico che si trova ad affrontare scelte del genere, oltre a carichi di  lavoro disumani, giorno dopo giorno ne risente. La sua salute, forse anche il suo stato psicologico, vengono messi a dura prova. Ed ecco che anche i medici di prima linea finiscono in ospedale, ma come pazienti. Il caso è esploso al pronto soccorso dell’ospedale di Castelvetrano dove ad essere stata colta da un malore è stata la Dirigente Medica in servizio. Pare che sia tutta colpa dello «stress», accumulato in turni massacranti ed in condizioni di lavoro disagiate. Adesso, il medico Antonella D’Angelo si trova ricoverata in Cardiologia. Altri, seppure sono regolatmente in servizio, manifestano uno stato di grave disagio. Diversi sono i suoi colleghi che lamentano di turni pesanti e di condizioni lavorative, al limite della sopportazione, forse non del tutto in linea con i contratti di lavoro degli ospedalieri. 
L’Asp di Trapani non potendo rigettare le pesanti accuse, cerca di svingolarsi appellandosi a giustificazioni sorprendenti…. la denuncia di un bando di assunzione recentemente disertato dai medici. Roba da non crederci! «Recentemente – spiega il commissario straordinario dell’Asp di Trapani, Giovanni Bavetta – abbiamo cercato di assumere 11 medici per far fronte alle emergenze dei vari pronto soccorso della provincia, ma non si è presentato nessuno. In ogni caso entro la prima decade di luglio faremo l’impossibile per incrementare il personale medico a cominciare da Castelvetrano. È doveroso da parte mia porgere gli auguri di pronta guarigione alla collega finita in cardiologia, da ricoverata».

Non abbiamo motivo per non credere al dottor Bavetta, tantomeno possiamo addossargli tutte le responsabilità. Lui è alla guida dell’Asp di Trapani da un paio di mesi, da quanto ha sostituito Fabrizio De Nicola. Le responsabilità, e sono evidenti, sono della politica regionale, del Presidente Crocetta e dell’Assessore Gucciardi. Proprio da quest’ultimo, essendo stato eletto in questa provincia e pertanto essendo a conoscenza delle condizioni critiche della sanità pubblica, ci si aspettava di più. La salute pubblica, sancita dalla Costituzione, deve essere garantita prioritariamente. Che sia chiaro!

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