Delle 10 etichette “premiate” de L’Espresso due sono della Marco De Bartoli ed uno di Donnafugata ed uno della Florio. Marsala e Pantelleria terre simbolo dell’enologia siciliana

"I Vini d’Italia 2015" de L’Espresso, evidenziano una Sicilia lontana dai successi del Piemonte con 60 vini da “5 bottiglie” e la Toscana con 54

guida-enologica-l'espresso-premia-sicilia-vimni-marsala-passiti-di pantelleria-marsala-de bartoli-donnafugata-marsalanews-cronaca-vinmo-vitivinicolturaI Passiti e il Marsala trionfano, fra i 10 prodotti enologici siciliani segnalati nella guida “I Vini d’Italia 2015” de L’Espresso. A fare la parte del leone è la Sicilia Occidentale con Marsala e Pantelleria con i suoi elisir di tradizione ancestrale che ammaliano il palato per il sapore fruttato. Sono il frutto della tradizione enologica dell’Isola rivisitata dalla ricerca scientifica per esaltare la qualità in bottiglia dei passiti a premiare una nuova generazione di produttori di nicchia.

L’altra faccia della medaglia, che si legge fra le righe della guida “I Vini d’Italia 2015” de L’Espresso, è poco gratificante, enologicamente parlando, per la  Sicilia. L’Isola, malgrado gli sforzi fatti, rimane indietro rispetto alle regioni riferimento dell’enologia nazionale come il Piemonte con 60 vini da “5 bottiglie” e la Toscana con 54 eccellenze., la competizione è aperta.

Sono 10 le etichette siciliane che conquistano l’imprimatur di “vini d’eccellenza” e le cinque bottiglie sinonimo di “qualità rara” con  un punteggio tra i 18 e i 20 ventesimi su una selezione rigorosa di oltre 25 mila vini. E dopo il boom dell’Etna, quest’anno è il trionfo dei vini dolci .

“Abbiamo apprezzato della Sicilia – scrivono i curatori della guida Fabio Rizzari ed Ernesto Gentili –  quei vini che non passano inosservati per il loro bouquet ricco, come il terroir di provenienza. Prodotti enologici che sono il naturale mix magico di: condizioni climatiche, suoli vulcanici, alberelli centenari”. Tanto che il miglior vino siciliano con 19 su 20 punti è il Marsala Vecchio Samperi Ventennale della cantina Marco De Bartoli, ottenuto attraverso l’antico metodo Soleras, una sequenza di passaggi di piccole percentuali di vino più giovane in fusti che contengono vini più vecchi, per creare un’armoniosa mescolanza di annate diverse. “Una produzione che ci tramandiamo da generazioni – racconta Renato De Bartoli, enologo e tra i soci dell’azienda fondata nell’entroterra marsalese, dal padre Marco, recentemente scomparso – di questo nettare ne produciamo solo 6000 bottiglie”.

Nella nuova generazione di produttori emergenti, c’è chi come Pietro Portale, titolare della Masserie Setteporte, che imbottiglia dal 2006 sul versante sud del vulcano, ha lanciato il vino senza aggiunta di solfiti. “Sul mercato, ne venderemo solo 2500 bottiglie”. Del resto, anche Eugenio Vivera della cantina di Linguaglossa dal 2008 punta su produzioni artigianali e poche etichette, che però spopolano anche in Giappone, Germania, Svizzera e Belgio. Ma la mappa del buon bere in Sicilia annovera anche tre “outsider”, “rappresentativi della straordinaria diversità del vino italiano”: il Cerasuolo di Vittoria Classico 2011 della Cos(17.5), l’ Eloro Nero d’Avola 2011 dell’azienda Curto di Ispica ( 17) e il Sicilia Evrò Insolia 2013 delle Cantine Rallo (17). E di numerose cantine che si fregiano di stelle sinonimo di qualità, come Fessina, Ferrandes, Gulfi, Tasca d’Almerita, Benanti, Arianna Occhipinti. Tra i 20 migliori acquisti dell’anno, vini di alto livello, che si possono bere con un occhio al portafoglio c’è il Sicilia Tascante Ghiaia Nera 2012 della Tasca d’Almerita prodotto sul versante Nord-Est dell’Etna, sul mercato ad un prezzo tra i 12 e 14 euro. E sono ben 21 i migliori acquisti della regione, con prezzi sotto i 15 euro: dal Frappato 2013 della Cos, che si può degustare spendendo dai 13 ai 16 euro, al Sicilia Catarratto Regieterre 2013 della cantina Musita di Salemi nel trapanese: un bianco di qualità, che si sorseggia con leggerezza, senza spendere più di 9 euro a bottiglia.

Ecco i vini siciliani segnalati dalla Guida:

SICILIA

19   Vecchio Samperi Ventennale – De Bartoli Marco

18.5 Moscato Passito di Pantelleria Ben Ryé 2012 – Donnafugata

18.5 Moscato Passito di Pantelleria Creato 1983 – Murana Salvatore

18.5 Etna Rosso WS 2013 – Masseria Setteporte

18    Moscato Passito di Pantelleria Bukkuram 2012 – De Bartoli Marco

18    Altrove 2013 – Vivera

18    Etna Bianco A’ Puddara 2012 – Tenuta di Fessina

18    Marsala Superiore Riserva Donna Franca – Cantine Florio

18   Rosso Relativo 2011 – Valcerasa

18   Frappato 2013 – COS

fonte: www.repubblica.it

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