Dalla CO2 al metano verde, un processo energetico “Made in Marsala”

IMG 1211 373x500 Progetto Vienergy a Ecomondo di Rimini

Una Cantina Sociale di grandi dimensioni, come la Cantina Europa di Petrosino, potrebbe produrre circa il 45% del fabbisogno energetico di metano di una città come Marsala. Stiamo parlando di metano verde, ottenuto dagli scarti di produzione del processo di vinificazione, quindi a costo zero se l’energia necessaria alla trasformazione viene ottenuta dal fotovoltaico. Non è fantascienza, già in Germania processi del genere sono in atto e vi sono autovetture che viaggiano  con il carburante sintetico ottenuto. Due grandi case produttrici, leader nei rispettivi segmenti, l’Audi per le automobili e la New Holland per i trattori, producono mezzi che si alimentano con il metano verde ottenuto dalla CO2, l’anidirde  Carbonica.

C’è attesa nel mondo scientifico per la presentazione del “Progetto Vienergy” sull’utilizzo dei sottoprodotti vitivinicoli come materie prime per la produzione di energia verde diretto da Mario Ragusa dell’IRVO (Istituto Regionale del Vino e dell’Olio). Il progetto basato sulla trasformazione dell’anidride carbonica proveniente dalla fermentazione dei mosti  (processo di vinificazione) in metano verde, sviluppato in collaborazione con Legacoop Sicilia e L’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo economico sostenibile), sarà presentato al convegno “Innovazione e ricerca per l’agricoltura verde: Collaborare per cooperare”, in programma per il 4 novembre 2015 ad Ecomondo di Rimini.

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Tecnici e ricercatori dei diversi istituti illustreranno un progetto innovativo per la maggiore sostenibilità del sistema di produzione del vino. Verranno illustrati gli impatti ambientali, collegati con la coltivazione del vigneto e col processo di vinificazione, per la produzione di una bottiglia di vino. Verrà presentato un sistema innovativo, messo a punto e testato in Sicilia, che, a partire dalla captazione e dallo stoccaggio della CO2 proveniente dalla fermentazione dei mosti, attraverso un processo chimico di conversione della CO2 che fa uso di energia elettrica rinnovabile o low cost, porta alla produzione di metano da riutilizzare nei mezzi agricoli per la coltivazione delle vigne o per il trasporto. Nel corso dell’incontro sarà presentato un prototipo di metanatore da 30 kW.

L’idea di sviluppo circolare si evidenzierà tramite l’iniziativa, proposta per la prima volta in Sicilia e in Italia, di produzione di un metano di sintesi (CH4) ottenuto dalla combinazione di uno scarto, la CO2 di fermentazione dei mosti, con idrogeno ottenuto da fonti rinnovabili.

La produzione dell’idrogeno, può avvenire, infatti, tramite idrolisi dell’acqua, utilizzando energia elettrica da fonti rinnovabili (tipicamente fotovoltaica o minieolica) direttamente connesse all’impianto di metanazione o utilizzando energia marginale, low-cost, della rete elettrica nazionale, nel qual caso l’impianto di produzione dell’idrogeno, assumendo la funzione di accumulo regolabile di energia, avrebbe un evidente effetto stabilizzante e smart sulla rete elettrica stessa.

Tra i relatori, il dott. Giuseppe Gullo della Lega Coop Sicilia, il direttore di IRVO, dott. Lucio Monte, l’enologo Mario Ragusa e i ricercatori ENEA Andrea Capriccioli e Francesco Cappello.  Coordinerà gli interventi il prof. Antonello Pezzini del Comitato Economico e Sociale Europeo mentre le conclusioni sono affidate a l’ing. Biagio Bergesio, Responsabile Energia sostenibile e rinnovabili di Legacoop  Agroalimentare.

 

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