Le sagre potrebbero essere definite una cassaforte di sapori con un patrimonio culturale: sono come il sale e il pepe per insaporire tutte le altre manifestazioni popolari. Il momento più atteso dai numerosissimi partecipanti alla sagra è rappresentato dall’apertura degli stand per la degustazione della salsiccia prodotta dai macellai di Santa Ninfa. Un prodotto gastronomico divenuto negli anni di eccellenza che viene tutelato da un apposito Consorzio. Le sagre rappresentano occasioni di conoscenza e di incontro delle tradizioni, del gusto e dei prodotti tipici dei nostri territori. Sono opportunità per scoprire o ritrovare la bellezza e il sapore dei borghi e dei luoghi più periferici o minori – considerati marginali – e che conservano valori antichi di autenticità, proprio come quella della salsiccia, a Santa Ninfa (TP).
Di Dogiulio – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=68486619
Quest’anno è la 23° edizione della Sagra della Salsiccia e si tiene dal 4 al 5 agosto 2018. La manifestazione prevede stand espositivi lungo tutto il viale, esibizione di gruppi musicali locali e artisti di strada. L’evento gastronomico-culturale che si tiene ogni anno nel mese di agosto viene organizzato dal Comune con il patrocinio dell’Unione dei comuni del Belice e la collaborazione dei commercianti locali. La sagra è intervallata da momenti musicali proposti da diverse band locali.
La salsiccia di Santa Ninfa: una sagra per promuovere una tipicità del territorio. La salsiccia di Santa Ninfa, prodotta da più di un secolo seguendo una lavorazione esclusivamente artigianale, è un prodotto gastronomico d’eccellenza. Può essere consumata fresca, dopo la cottura, prevalentemente alla brace; in alternativa innumerevoli sono le ricette disponibili frutto della cultura culinaria siciliana. La salsiccia di Santa Ninfa ha incontrato, nel proprio percorso, diverse varianti aromatiche: i grani di finocchio selvatico della Valle del Belice, il pomodoro essiccato, il cappero di Pantelleria, il caciocavallo palermitano e il limone del Belice. Sempre aggiunti a quelli che sono gli ingredienti di base: il pepe nero macinato e il sale delle saline di Trapani. Il prodotto può essere consumato anche nel medio periodo, attraverso un processo di stagionatura, naturale e controllato, che non supera i quaranta giorni. Dal 1996 la salsiccia di Santa Ninfa è tutelata da un apposito Consorzio, all’interno del quale è rappresentata tutta la filiera produttiva: allevatori, macellatori, macellerie, trasformatori, commercianti, trasportatori e ristoratori. Da anni ormai il Comune di Santa Ninfa promuove la salsiccia prodotta dai suoi macellai con una sagra estiva che è anche occasione per unire buon cibo, vino di qualità, folklore e intrattenimento.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Correlati