Assistenza sociale “carente” al Distretto Marsala Petrosino

Gravi ritardi e criticità nell’Assistenza Sociale del Distretto 52 vengono denunciati dai sacerdoti Fiorino, Caradonna e Gianquinto. Sottovalutata una più equa e funzionale distribuzione delle risorse sul territorio

Una foto del “Sole 24 ore” che rispecchia lo stato di povertà assoluta del 6% della popolazione italiana

I sacerdoti del Distretto Socio-Sanitario n. 52 di Marsala e Petrosino denunciano l’enorme ritardo nell’insediamento della Rete Territoriale per la protezione e l’inclusione sociale e gravi problemi nell’allocazione dei fondi destinati ai più bisognosi.

Nella loro lettera aperta ai Sindaci di Marsala e Petrosino, Don Francesco Florino, Don Giuseppe Salvatore Gianquinto e Don Pietro Caradonna evidenziano numerose criticità emerse durante il primo incontro della Rete Territoriale, tenutosi il 5 novembre 2023.

In primis, lamentano il “notevole ritardo nell’insediare la Rete” e l'”eccessiva concentrazione di ‘sedute’ e di argomenti trattati” in quella prima riunione, con “tempi troppo ristretti per lo studio della copiosa documentazione” relativa a importanti questioni socio-sanitarie.

Nel merito delle proposte discusse, i sacerdoti si soffermano in particolare su due aspetti critici. In relazione al “Fondo Povertà 2017”, contestano la decisione di destinare tutte le risorse disponibili, pari a €361.056,95, a favore di una struttura in contrada Perino. unicamente all’azione “pronto intervento sociale'”, ritenendo che parte di esse avrebbero dovuto essere destinate ai “servizi di supporto in risposta ai bisogni primari” come distribuzione di viveri, indumenti e farmaci.

Nel merito delle proposte discusse, i sacerdoti si soffermano in particolare su due aspetti critici. In relazione al “Fondo Povertà 2017” contestano la decisione del Comitato dei Sindaci di destinare l’intera somma di 361.056,95 euro alla struttura di accoglienza notturna nella contrada Perino di Marsala.

Le critiche si concentrano sull’eccessivo investimento in un’unica struttura decentrata rispetto al centro città, ignorando i bisogni primari delle persone in estrema povertà. I religiosi evidenziano come questa scelta trascuri necessità urgenti quali la distribuzione di cibo, farmaci, vestiario e servizi di igiene personale, chiedendo una redistribuzione più equilibrata dei fondi per garantire un supporto più ampio e diversificato alla popolazione bisognosa.

L’altra contestazione riguarda la rimodulazione dell’azione “Ti Aiuto Io” del Piano di Zona 2018/2019, i firmatari ritengono che la nuova azione “S.O.S. Assistenza Domiciliare” sia “una duplicazione di quanto già proposto in precedenza”.

In conclusione, i sacerdoti rivolgono un “appello accorato” ai Sindaci affinché “si affrettino i tempi per l’erogazione dei servizi ai bisognosi” e alla luce delle gravi criticità emerse, i fondi vengano meglio divisi ai servizi sul territorio per una accurata ed equa distribuzione fra i bisognosi.

Questa vicenda solleva preoccupanti interrogativi sullo stato di salute del sistema di assistenza sociale nel Distretto di Marsala e Petrosino, mettendo in luce ritardi burocratici e la necessità di un approccio più attento ed efficace nel soddisfare i bisogni dei cittadini più vulnerabili. Forse chi vede e affronta l’emergenza da dietro una scrivania e a non contatto diretto. talvolta anche H24, con le dramnatiche sacche di povertà presenti nel territortorio del Distretto, ha una visione diversa e non sempre veritiera della realtà.

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