Coronavirus, tra Marsala a Petrosino restano limitati gli spostamenti
Spostamenti ancora limitati tra Marsala e Petrosino, i rispettivi Sindaci Grillo e Giacalone hanno chiesto una autorizzazione in deroga all’ultimo Dpcm. I primi cittadini spiegano come é possibile muoversi.
Marsala e Petrosino sono due distinti comuni, sulla carta, ma non nella realtà visto che il “cordone ombellicolare”, fra le due istituzioni non é stato mai reciso. Diversi e tanti sono i servizi che condividono per non parlare dei rapporti di parentela che non possono essere ignorati per un cavillo, la territorialità. Marsala e Petrosino da sempre sono un unica area storica, antropologica, culturale, sociale ed economica.
I Sindaci di Marsala e Petrosino, rispettivamente Massimo Grillo e Gaspare Giacalone, alla luce delle limitazioni negli spostamenti introdotte con l’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministro e della specifica conformazione territoriale dei due Comuni, hanno chiesto al Prefetto di Trapani, Tommaso Ricciardi il riconoscimento di una deroga per come é recentemente avvenuto per Trapani, Erice e Paceco.
“Infatti il Prefetto di Trapani – come riportato da diversi organi d’informazioni – ha concesso una deroga ai divieti di spostamento fra Comuni a Trapani, Erice e Paceco.
Una decisione che risponde alle esigenze di mobilità dei cittadini dei tre comuni che sono attaccati l’uno all’altro che è stata presa nel corso della riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza in accoglimento alle richieste avanzate dai tre sindaci, Giacomo Tranchida, Daniela Toscano e Giuseppe Scarcella”
Per Marsala e Petrosino, ad oggi permangono ancora i vincoli imposti dalla zona arancione in cui si trova la Sicilia a seguito dell’ultimo DPCM. Allo scopo di chiarire quali sono i movimenti consentiti e non consentiti tra i due territori, i sindaci Grillo e Giacalone, evidenziano che tra i Comuni di Petrosino e Marsala ci si potrà spostare solamente per comprovate esigenze lavorative e di studio, per motivi di salute e per situazioni di necessità, ma anche per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi (come i luoghi di culto) e non disponibili nel proprio comune di residenza, domicilio o abitazione.
E’ ammesso, quindi, lo spostamento per recarsi negli uffici pubblici, negli esercizi commerciali e per usufruire di servizi non presenti nel territorio comunale ma in quello limitrofo. In ogni caso, gli spostamenti ammessi dovranno essere giustificati tramite l’autocertificazione.