Coronavirus, secondo morto in Sicilia; dopo Marsala ed Alcamo altri 2 contagiati a Mazara

Due morti in 24 ore in Sicilia, il coronavirus inizia a fare paura mentre altri 32 sono risultati positivi in un giorno sull’isola. Sono positivi, sull’isola, 115 persone, di questi 2 a Mazara, 1 a Marsala, 1 ad Alcamo.

Al momento, comunica la Regione Siciliana, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 115 campioni (32 più di ieri). Risultano ricoverati in Sicilia 33 pazienti (nove a Palermo, tredici a Catania, quattro​ a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento, uno a Enna e due a Trapani) di cui cinque in terapia intensiva, mentre 78 sono in isolamento. E’ questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (giovedì 12 marzo).
Sono dati ufficiali, gli stessi comunicati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale, ma i numeri potrebbero essere molto più consistenti visto che si apprende di due morti in 24 ore di altrettanti soggetti scoperti positivi solo nelle ultime ore. Pazienti infetti che non si erano rivolti al servizio sanitario. Ritornando ai dati diffusi in provincia di Trapani non sono solo 2 i contagiati ma almeno 4. Vi sono 2 nuovi  casi a Mazara, dopo il professore di matematica di 62 anni di Marsala ed il funzionario dell’Asp di Alcamo di 56 anni. Due casi emblematici visto che quest’ultimi avrebbero avuto diversi contatti e relazioni pubbliche. Il funzionario dell’Asp ha partecipato a diverse riunioni in diverse città della provincia. A Mazara del Vallo, come confermato dall’Asp di Trapani vi sono due casi di coronavirus. Si tratta di una donna di 78 anni e di un uomo di 49 anni, appartenenti allo stesso nucleo familiare. Dalle prime informazioni acquisite i due hanno osservato volontariamente lo stato di quarantena.
Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno analizzato 1.477 tamponi, di cui 1.223 negativi e 139 in attesa dei risultati.​ Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 115 campioni (32 più di ieri). Risultano ricoverati 33 pazienti (nove a Palermo, tredici a Catania, quattro​ a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento, uno a Enna e due a Trapani) di cui cinque in terapia intensiva, mentre 78 sono in isolamento domiciliare, due sono guariti e due deceduti.
L’ultimo 3 un uomo di 58 anni, morto ieri, per insufficienza cardiorespiratoria v, all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Il paziente era giunto nel nosocomio in ambulanza, in uno stato molto critico, con gravi difficoltà respiratorie, riferendo uno stato febbrile presente già da diversi giorni.​ Sono stati così effettuati immediatamente: una Tac, che ha mostrato una polmonite interstiziale in fase avanzata e il tampone per il Coronavirus, successivamente risultato positivo. È stato, quindi, intubato e posto in isolamento. Dopo qualche ora è avvenuto il decesso.
L’Asp di Caltanissetta ha ricostruito quanto accaduto.​ Il 9 marzo, l’uomo aveva rappresentato una sintomatologia febbrile non riconducibile a un caso sospetto di Coronavirus e veniva visitato dal medico di continuità assistenziale. Il giorno dopo, la famiglia del paziente ha contattato la centrale operativa 118 riferendo che il congiunto, oltre allo stato febbrile, aveva anche difficoltà respiratorie. Tuttavia sentito telefonicamente, lo stesso paziente ha rifiutato formalmente il ricovero, malgrado l’insistenza ripetuta dell’operatore sanitario.
Ieri, i familiari, così come consigliato precedentemente, in caso variazione del quadro clinico, hanno ricontattato il 118, rappresentando un peggioramento e accettando il ricovero. In via precauzionale sono state avviate tutte le procedure previste dal protocollo: isolamento dei contatti stretti, sanificazione dei percorsi e della struttura in cui il paziente lavorava.
Processi di sanificazione e quarantenne volontarie sono in corso in più parti dell’isola. Anche se non sono state diffuse le generalità dei positivi, per motivi di privacy nei comuni dove sono risultati positivi tutti sanno chi sono e chi ha avuto la “sfortuna” essere stati accanto a loro nelle ultime due settimane, teme di essere stato involontariamente contagiato. Con ciò non vogliamo spaventate nessuno ma invitare ognuno di noi a dare il massimo e lo puó fare solo seguendo scrupolosamente le regole ed il buonsenso, restando a casa, per evitare il dilagare del virus.
Si raccomanda la popolazione di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato​ www.siciliacoronavirus.it​ o chiamare il numero verde 800.45.87.87
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