Coronavirus, l’Italia si ferma, tranne piccole eccezioni

Tra polemiche e malumori la linea dura ha la meglio sul contrasto al coronavirus. Il Presidente Conte ha annunciato al Paese l’inasprimento delle misure di prevenzione per frenare la diffusione del virus Covid-19. In poche parole TUTTI A CASA, o quasi tutti.

l governo annuncia una stretta nel contrasto al coronavirus. Il premier, Giuseppe Conte, parla in diretta Facebook – alle 21.45 – in un discorso dai tratti anche drammatici. “Grazie agli italiani che compiono sacrifici. Stiamo dando prova di essere una grande nazione”, comincia.

Poi elenca le nuove misure, premettendo: “Al primo posto c’è la salute degli italiani”. Quindi spiega: “Saranno chiusi tutti i negozi tranne quelli per i beni di prima necessità, come farmacie e alimentari. Resta consentita la consegna a domicilio”. Sono sospese dunque le attività di bar, pub, ristoranti (per tutto il giorno e non solo dopo le 18). Chiudono parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa. Mentre saranno aperte edicole, tabacchi, e lavoreranno anche tutti gli artigiani, idraulici, meccanici, benzinai, negozi di animali, ferramenta, vendita profumi, detersivi, computer, telefoni, colori, sanitari, sartorie, tintorie ed altri… bisogna consultare il decreto per avere un chiaro quadro su chi si ferma e chi resta a lavorare.

Le industrie resteranno aperte ma con “misure di sicurezza”, cioè purché garantiscano iniziative per evitare il contagio. Chiusi invece i reparti aziendali “non indispensabili” per la produzione. Si incentiva anche la regolazione di turni di lavoro e le ferie anticipate.

“Saranno garantiti – spiega Conte – i trasporti, le attività agricole, i servizi bancari, assicurativi e postali”. Il premier annuncia anche la nomina di un commissario per le terapie intensive con “ampi poteri”: Domenico Arcuri, l’uomo attualmente alla guida di Invitalia. Il discorso si conclude con un messaggio-appello: “Restiamo distanti oggi per abbracciarci domani”.

Reazioni positive dalle opposizioni, a partire da Matteo Salvini (“Da italiano sono soddisfatto, il governo ha ascoltato il grido di aiuto di medici, infermieri, lavoratori, imprenditori, sindaci e governatori) e Giorgia Meloni (“Recepite le nostre proposte”). Si dice soddisfatto anche Antonio Tajani di Forza Italia.

Prima dell’intervento in diretta di Conte aveva parlato anche il numero due del Pd, Andrea Orlando: “Il governo assumerà tutte le ulteriori misure necessarie a fronteggiare il contagio sulla base delle indicazioni degli organi tecnico-scientifici e del confronto con le regioni. Come abbiamo sempre ripetuto in queste ore noi le sosterremo con determinazione”. E Matteo Renzi, leader di Italia Viva: “Bene la stretta, ora pensiamo alla liquidità per famiglie e imprese”.

Il governo ha trovato una sintesi dopo una giornata di riunioni. Una giornata contrassegnata dal pressing di molte regioni, a partire dalla Lombardia e dal governatore Attilio Fontana, fino alla Sicilia con gli appelli del Presidente Nello Musumeci, all’insegna dell’appello: “Chiudete tutto”. E dalle perplessità di Confindustria e del mondo produttivo. Volenti, o dolenti, l’Italia se non “chiude” moriranno gli italiani.

Fonte:

www.repubblica.it

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