Coronavirus: Musumeci ottiene dal Viminale, via lì era per maggiori controlli nei centri abitati e l’impiego dell’esercito
Era prevedibile, ancora un giro di vite nelle normative che costringono la popolazione a restare dentro per non diffondere il coronavirus. Il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci ha avuto accordato dal Viminale l’impiego dell’esercito sull’isola per presidiare i punti di arrivo (stretto di Messina, Porti, stazioni ferroviarie, terminal dei pullman a lunga percorrenza ed Aeroporti), ma anche un maggiore controllo preventivo e una più intensa attività sanzionatoria nei centri abitati.
Misure restrittive ancora più severe, chieste ed ottenute, dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. L’impiego dell’esercito per una più intensa edincidica attività sanzionatoria nei centri abitati si è resa necessaria vista la perdurante diffusa inosservanza delle norme di prevenzione della diffusione del Covid-19. Il governatore, nella lettera inviata al responsabile del Viminale, ha sottolineato come l’Isola sia «una Regione dove il tasso di crescita dei soggetti positivi al contagio, in questo momento, si rivela superiore a quello della media nazionale».
Musumeci ha chiesto, quindi, il potenziamento del numero delle pattuglie delle Forze dell’ordine e l’impiego dei militari dell’Esercito in Sicilia ed ha altresì ha ridotto il a quattro corse al giorno (andata e ritorno) da Villa San Giovanni e altrettante da Reggio Calabria per Messina, negli orari più indicati per favorire gli spostamenti dei lavoratori pendolari.
La precisazione si è resa necessaria per interpretare al meglio il contenuto del comma 3 dell’articolo 2 del decreto ministeriale di ieri che ha disposto un’ulteriore limitazione del traffico passeggeri da e verso l’Isola.
Una parte dei militari dell’Esercito in servizio in Sicilia sarà da domani impiegata nelle pattuglie di vigilanza urbana e nei punti di arrivo dei passeggeri. Lo ha assicurato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in un colloquio con il presidente della Regione Nello Musumeci.
Il governatore dell’Isola aveva avanzato ieri un’ulteriore richiesta formale, che è stata accolta dal capo del Viminale, anche lui allarmato dalla crescita del tasso di contagio che da alcuni giorni si registra in Sicilia.
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