Coronavirus, l’Asp investe sull’Ospedale di Marsala

L’ospedale Paolo Borsellino diventa Covid-19 Hospital, un salto di qualità che ci preoccupa. 

Pronto soccorso ospedale Paolo Borsellino Marsala

Il potenziamento dell’ospedale Paolo Borsellino di Marsala, a “prima linea” contro il coronavirus in provincia di Trapani, mi lascia perplesso. Evidentemente la situazione sanitaria non è sotto controllo se un’ospedale che fino a poco tempo fa non poteva permettersi il secondo medico in pronto soccorso in pochi giorni diventa la punta di diamante dell’Asp della provincia di Trapani. Da normale  Ospedale di provincia a Covid-19 Hospital. Un salto di qualità che non lascia presagire nulla di buono. Da marsalesi non sappiamo se gioire o piangere. Ben venga la buona sanità, ma non a questo prezzo.

Oggisi procede con la sospensione dell’intero reparto di Medicina Interna. Chiuderanno cardiologia e chirurgia plastica. In poche ore il provvedimento dalla carta diventa immediatamente esecutivo e tutti i pazienti verrano trasferiti con urgenza in altri reparti dello stesso nosocomio o in altri ospedali della provincia di Trapani. I pazienti con disturbi cardiocircolatorio saranno trasferiti presso le cardiologie con utic di Castelvetrano, Mazara e Trapani.

La sanità pubblica sta cercando di ricorrere ai ripari ora che la “bomba è scoppiata”… ora che siamo in piena emergenza sanitaria per la pandemia coronavirus. Ecco cosa è previsto: nell’arco di 10 giorni sarà attivato anche l’ex reparto di pneumologia in aggiunta a quello di medicina interna; nel giro di 4 giorni il reparto di cardiologia con utic con 14 posti letto sarà destinato a diventare COVID19. Il personale necessario, medico e infermieristico sarà prelevato da altri reparti per affrontare l’emergenza. L’ASP di Trapani ha già bandito degli avvisi per l’assunzione di altri  medici, infermieri e operatori sanitari.

In pratica l’Ospedale di Marsala avrà un intero reparto COVD19 con 30 posti letto di cui 12 di terapia intensiva (6 esistenti e 6 in fase di realizzazione). Le attrezzature già acquisite saranno consegnate entro 20-30 giorni. Per i pazienti “ordinari” (patologie non compromesse dal Covid-19sono disponibili 4 posti a Trapani, 4 posti a Marsala e 6 posti a Castelvetrano. Sono stati acquisiti 31 ventilatori che verranno consegnati in 20-30 giorni per aumentare posti di emergenza per i reparti di COVID 19.

Tanto spiegamento di risorse economiche, mezzi e personale lascia presagire un vertiginoso aumento di contagi e di pazienti sintomatici gravi a Marsala ed in provincia di Trapani. I dati ufficiali fino a ieri (13 marzo) parlavano solo di 4 casi (1 a Marsala, 1 ad Alcamo e 2 Mazara). Nella tarda serata si è appreso dal sito di Telesud di altri 5 nuovi casi positivi al covid-19 in provincia di Trapani. Secondo le prime indiscrezioni si tratta di soggetti che hanno avuto rapporti di lavoro con il dirigente dell’Asp, originario di Alcamo (ricoverato nel reparto di rianimazione del Sant’Antonio Abate).

Sarebbero quindi 9, o forse anche di più. Inevitabilmente il virus si sta diffondendo, anche, in questo territorio. Urge prevenire il contagio cercando di ricostruire i percorsi epidemiologici dei pazienti: dove sono stati e con chi hanno avuto intrattenuto rapporti sociali. Urge estendere il test del tampone orofaringeo a chi ha è stato a stretto contatto con i positivi accertati. Quindi quarantena forzata per chi risultasse positivo e non manifesta i sintomi

Forse tutto ciò è stato previsto, ma mancavano i mezzi. Il direttore generale dell’ASP, Fabio Damiani, nel quadro di un rafforzamento della risposta sanitaria, ha previsto nuovi laboratori all’ospedale Sant’Antonio ed il riconoscimento di centro accreditato per i test sul contagio da coronavirus, come avviene a Palermo e Catania.

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