Coronavirus, in Sicilia 8 deputati scrivono per l’utilizzo dei test sierologici IgM e IgG

Coronavirus: in assenza di tamponi e reagenti, otto deputati della maggioranza dell’Ars scrivono al Presidene della Regione Siciliana affinché si ritorni ad impiegare i test sierologici IgM e IgG,  

A circa un mese dal primo Decreto che ha messo in “quarantena” il Paese in Sicilia continuano a non giungere i dovuti presidi sanitari e le attrezzature con cui si dovevano allestire i Covid Hospital. Il Presidente Musumeci aveva tuonato contro il Goveno nazionale “corriamo il rischio di combattere una guerra con le fionde. Abbiamo chiesto 362 aspiratori elettrici e ce ne hanno consegnati zero. Cinquecentomila kit diagnostici, consegnati zero. Ventilatori elettrici, richiesti 416 e consegnati zero. Mascherine ffp2 e ffp3 richieste 5,2 milioni, consegnate 41.560. Mascherine chirurgiche richieste 13 milioni, consegnate 170mila. Guanti sterili richiesti 53milioni, consegnati 82mila”.

A distanza di una settimana da quella drammatica denuncia del Presidente Musumeci, fatta nel corso della trasmissione televisiva pomeridiana di Barbara D’Urso, in Sicilia non è cambiato di molto lo scenario sanitario: continuano a mancare i tamponi, i reagenti, i kit d’estrazione, e – solo gli addetti ai lavori – chissà cos’altro. Ecco che in Sicilia fronteggiare l’emergenza coronavirus, fortunatamente ancora controllabile, diventa sempre più difficile per il personale sanitario che non può sottoporsi ai tamponi. Otto deputi di maggioranza dell’Ars scrivono al Presidente Nello Musumeci e all’Assessore regionale alla sanità Ruggiero Razza per sollecitare il ritorno alle analisi cliniche per riscontrare Covid- 19. I test sierologici IgM e IgG, seppure è una scelta molto discutibile nonostante la stessa sia da tempo avallata dal Comitato tecnico scientifico nazionale, in un periodo in cui ogni minuto è prezioso per salvare una vita possono essere tutto sommato utili vista la scarsa quantità di tamponi (sia reagenti che kit d’estrazione) reperibili sul mercato.  

         Questa la nota integrale degli otto deputati regionali della maggioranza: 

Rivedere le scelte per un vero e maggiore controllo dei medici e dei cittadini, è questo il grido d’allarme degli On. Pullara, Caronia, Lantieri, Pellegrino, Gennuso, Bulla, Compagnone e Catalfamo, dopo il dibattito di ieri in ARS in cui hanno affidato all’on. Pullara in qualità di vice presidente della Commissione sanità di redigere gli atti di indirizzo. Non possiamo retrocedere, anzi, abbiamo l’obbligo d’essere in prima linea per la salvaguardia della salute di ogni cittadino e di chi come gli operatori sanitari sono in trincea in questo momento drammatico. La scelta di chiudere all’utilizzo di test sierologici IgM e IgG in un periodo in cui ogni minuto è prezioso per salvare una vita anche a fronte della scarsa quantità di tamponi (sia reagenti che kit d’estrazione) reperibili sul mercato,  è una scelta molto discutibile nonostante la stessa sia da tempo avallata dal Comitato tecnico scientifico nazionale.

Già il 18 marzo, sempre in Aula, avevamo esortato il Governo ad avviare un controllo capillare sul personale sanitario, anche attraverso i test sierologici in assenza di tamponi, ad avvalersi anche dei laboratori privati di biologia molecolare e genetica non accreditati ma comunque in possesso dei doverosi controlli di qualità. Ora dopo ora registriamo sempre più medici ed infermieri infetti da covid19 con tutto ciò che comporta il protocollo da seguire tra quarantena allargata a chiunque sia stato in contatto con il soggetto infetto. Se non mettiamo in sicurezza il personale sanitario ci troveremo ogni giorno con sempre meno medici nei reparti ed incapaci di poter assicurare le cure ai pazienti. Non ci risulta che i test sierologici non siano validati dall’ISS – concludono i deputati-  atteso che quasi tutte le regioni li utilizzano per il campionamento di massa vista la semplicità di esecuzione e l’assoluta sicurezza di non contagio per chi esegue l’esame. Abbiamo sempre più l’obbligo di usare ogni iniziativa per mettere fine all’epidemia perché possa ripartire l’economia e soprattutto si possa ridare alla gente la possibilità di vivere sereni. Ribadiamo che è necessario iniziare ad avviare i controlli immediatamente sul personale sanitario con ogni metodo in grado di rassicurare l’operatore stesso e mettere in sicurezza l’intero reparto, bisogna agire subito perchè ci sia la possibilità di approvvigionarsi dei reagenti per gli esami  sierologici prima che vadano esauriti anch’essi.

I deputati:
Stefano Pellegrino 
Carmelo Pullara 
Giuseppe Compagnone
Marianna Caronia
Giovanni Bulla
Antonio Catalfamo
Luisa Lantieri
Giuseppe Gennuso”
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