Continua la fuga dei tre evasi, nella cella un uomo legato
Ancora nessuna traccia dei tre pericolosi detenuti evasi l’altra notte dalla casa di reclusione ”Giuseppe Barraco” nel centro di Favignana. Carabinieri, polizia e guardia di finanza stanno cercando, anche con un lavoro investigativo sui cellulari che si trovavano nella zona quando è avvenuta l’evasione, Adriano Avolese, 36 anni, all’ergastolo per omicidio, Giuseppe Scardino, 41 anni, condannato a 15 anni per una serie di rapine violente e per il tentativo di omicidio di un poliziotto a Scoglitti, frazione di Vittoria (Rg), e il suo amico e complice Massimo Mangione, 37 anni, condannato a 12 anni e 8 mesi, per gli stessi reati. I tre erano in cella insieme da qualche mese.
È emerso anche che nella cella coi tre evasi c’era un quarto detenuto che è stato legato e imbavagliato per evitare che desse l’allarme. Questo testimone è stato interrogato a lungo ieri dagli investigatori per ricostruire le fasi e gli orari precisi della fuga. I carabinieri vogliono capire anche se l’uomo sapesse da prima della preparazione del tentativo di evasione considerato anche che i fuggitivi hanno segato le sbarre della finestra.
Scardino e Mangione erano stati trasferiti sull’isola dopo un tentativo di fuga dal carcere di Siracusa dov’erano reclusi. L’inchiesta mira ad appurare anche come mai i due, amici e complici nei reati per cui sono in carcere, e che tentarono di fuggire insieme a Siracusa, fossero nella stessa cella. (ANSA)