Consiglio Comunale: parole, soltanto parole al vento
Ha dell’incredibile la notizia diffusa dal Meetup 5 Stelle Isole Egadi: “Il Consiglio Comunale di Favignana non viene documentato neanche dalla registrazione audio”. Un vero paradosso. A sollevare l’inquietante notizia è stato il Consigliere Comunale Gaspare Di Via nel corso delle seduta che si è tenuta ieri a Favignana. “Il Consiglio Comunale, oltre a negare lo Streaming, non registra neanche le sedute – ha detto il consigliere Di Via -. La registrazione dei Consigli Comunali è inoltre prevista dallo stesso regolamento comunale, agli articoli 18 e 19 dello stesso”.
ll Consigliere ricorda anche che non è la prima volta che il Consiglio Comunale viene meno al regolamento, malgrado il Comune ha un servizio esterno per mettere la disposizione di microfoni in aula e la registrazione di tutti gli interventi. Per cui degli interventi in aula del Consiglio Comunale non rimane nulla, non resta alcuna traccia registrata, tanto meno è possibile avere le trascrizioni, documenti legali a tutti gli effetti di legge. La mancata registrazione dell’audio del Massimo Consesso Civico di Favignana è un fatto assai grave e che nessuno abbia mai sollevato questo problema è ancora peggio. E’ stata confermata in consiglio la mancata registrazione anche dal Presidente del Consiglio Comunale Ignazio Galuppo. Sul tale grave mancanza domani mattina il Meetup 5 Stelle presenterà una richiesta di adeguamento sia per la diretta in streaming che per la registrazione audio delle sedute.
Altro che Amministrazione Trasparente alle isole Egadi, qui si è ancora all’età della pietra. Il Meetup 5 Stelle ritine d’avvero grave che non ci sia nemmeno una registrazione vocale delle sedute dei Consigli Comunali tenutesi fino ad oggi. E cosa assai più grave, d’avvero sbalorditiva, il fatto che in tutti questi anni i vari consigli che si sono alternati non si siano mai adeguati a quanto previsto dallo statuto Comunale.
Non è ammissibile che, Sindaco amministrazione, Presidente del consiglio e consiglieri comunali non si siano mai accorti della mancata registrazione audio delle sedute consiliari. Inoltre le “opaole al vento” hanno sistematicamente appiattito ogni iniziativa favorendo si che pochi elementi gestissero ogni attività impoverendo culturalmente e appiattendolo su un unico stereotipo.