Consiglio Comunale, in dirittura d’arrivo il Piano di Protezione Civile a Marsala
E venne meno, per l'ennesima volta, il numero legale in Consiglio Comunale, mentre si stava votando il Piano di Protezione Civile
Pure le ultime sedute del Consiglio Comunale finiscono “misteriosamente” con la venuta meno del numero legale poco prima delle ore 21:00, incuranti – da parte dei consiglieri – se si sta votando o meno un importante atto deliberativo. Ciò è quanto accaduto nel corso della seduta di lunedì scorso quando il numero legale, come di consueto, viene meno dopo aver passato abbondantemente le ore 20:00. Ad uno ad uno, come se avessero preso tutti un appuntamento alla stessa ora, l’aula consiliare inzia a svotarsi dalle ore 20 in poi, fino a far intervenire il Segretario Generale con la chiamata dell’appello. E’ andata pressoché così anche lunedì sera, proprio quando si stava votando l’atto deliberativo relativo alla pianificazione della protezione civile. Presenti in aula il dirigente dei Servizi Pubblici Locali Francesco Patti, il funzionario comunale Giuseppe Valenti e l’architetto Sciacca (progettista incaricato della redazione del Piano Comunale di Protezione Civile), la massima assise cittadina ha analizzato, nei dettagli, il nuovo piano con l’ingegnere Patti e l’architetto Sciacca che hanno risposto, con dovizia di particolari, alle domande e alla richiesta di chiarimenti dei consiglieri Ginetta Ingrassia, Gregorio Saladino, Rosanna Genna ed Enzo Russo.
In particolare, l’ingegnere Patti ha definito il nuovo piano di protezione civile che va a sostituire quello precedente (vecchio ormai di 15 anni e certamente superato), come un piano “dinamico” che potrà essere costantemente aggiornato. Un piano –ha detto- propedeutico alla richiesta di finanziamenti per poterlo attuare, che si muove dall’analisi territoriale per giungere alle cosiddette “vulnerabilità”, a partire da quella sismica, per arrivare a quella idraulica (Sossio e Birgi) e a quella geologica a seguito di crolli di cavità, come avvenuto di recente ad Amabilina e in altre zone periferiche.
Da parte sua, rispondendo in particolare ai tanti quesiti (necessità di esercitazioni, prove di fuga, controllo preventivo di tutte le abitazioni fatiscenti del centro storico, osservanza delle regole e soprattutto informazione) posti in aula, “da uomo di mare”, come s’è più volte definito, dal consigliere Gregorio Saladino, l’architetto Sciacca ha ulteriormente chiarito che è prevista una campagna di informazione ai cittadini e che sono stati valutati tutti i rischi del territorio, specificando che i piani di emergenza nei vari edifici pubblici già ci sono e che, dunque, il Piano di Protezione Civile ha tutti i requisiti per essere approvato.
A questo punto, il presidente Enzo Sturiano ha messo in votazione l’atto deliberativo, ma s’è registrato il venir meno del numero legale con appena 11 presenze (Sturiano, Marrone, Coppola, Cordaro, Genna, Ingrassia, Augugliaro, Russo, Salvatore Accardi, Galfano e Saladino). Da qui il rinvio dei lavori di un’ora, per il secondo appello, ma, ancora una volta, presenti appena 4 consiglieri (Sturiano, Ingrassia, Augugliaro e Russo) non è stato raggiunto il numero legale, per cui i lavori consiliari sono stati rinviati ad ieri (martedì), con inizio alle ore 17, in seduta di prosecuzione. E, con molta probabilità si ripartirà dalla votazione sul Piano di Protezione Civile.