Consiglio Comunale aperto di Marsala, il Piano Rifiuti della Esper srl a chi giova?
Ore 21:00, aggiornamento
Quante veritá “nascoste” dietro ai rifiuti. E’ proprio il caso di dirlo, e a noi umili operatori dell’informazione spetta renderle pubbliche, quante mezze verità stanno venendo fuori dal confronto pubblico, permesso dal Consiglio Comunale aperto di Marsala. La cosa piú eclatante fra tutte e che il Piano Rifiuti redato dalla Esper srl potrebbe non essere in linea con quello che si sta preparando alla Regione Siciliana che, in materia di rifiuti, ha l’ultima parola. Poi si scopre che vi sono altri 5 o 6 Piani Rifiuti presentati oltre a 250 ed anche piú mozioni presentate all’ufficio di protocollo di cui nessuno sapeva nulla. Tra gli interventi piú significativi si registrano quelli del professore Giacomo Duco che ha “smontato” il lavoro dell’Esper srl che sarebbe inopportuno oltre che molto dispendioso sotto l’aspetto economico. Duco ha parlato di un progetto simile a quello in atto a Messina che consente un notevole risparmio, inoltre si potrebbero assumere altre 50 persone alleviando, senza costi aggiuntivi, due piaghe di questo territorio: la disoccupazione ed il decoro urbano che deve essere il naturale biglietto da visita di un città che vanta ambizioni turistiche. Il Piano Rifiuti di Giacomo Dugo é stato poi illustrato nei dettagli da una giovanissima ingegnere.
Sulla stessa lunghezza d’onda é stato l’intervento di Massimo Grillo che, da candidato a sindaco di questa Città aveva studiato un piano per lenire ai costi della differenziata e alla pulizia delle strade. Grillo ha rilanciato l’idea di ritornare alla gestione diretta dei rifiuti, ed ha parlato di un piano già esistente, realizzato con i fondi del Comune di Marsala negli anni passati. E’ stato realizzato agli inizi degli anni 2000 da un tecnico Marsala, dall’ingegnere Marino, il marito dell’Assessore al turismo in carica Cerniglia. Massimo Grillo ha invitato l’Amministtazione Comunale alla riflessione e a trasformare il Piano Rifiuti affinché la gestione del servizio da costo diventi opportumità economica ed occupazione per la città. Infatti Grillo ha invitato l’Amministrazione comunale a vedere il problema rifiuti da un’altra ottica in cui Marsala, attrezzandosi e dotandosi dei mezzi necessari, potrebbe divenire città capofila per diversi altri comuni del territorio. Infine ha evidenziato che il Piano Regionale dei Rifiuti della Regione Siciliana é prossimo al varo, per cui prima di prendere qualsiasi decisione sarebbe il caso di concordare il Piano di Marsala realizzato dell’Esper srl con quello siciliano.
A difendere il Piano dei Rifiuti di Marsala vi hanno tentato, senza grandiconsensi di pubblico il Sindaco Di Girolamo che ha sottolineato che l’affidamento dell’incarico risale a quattro mesi addietro quando ancora non si conoscevano le intenzioni della Regione; a rimarcare l’importanza di dotarsi di un cosí importante piano progettuale é stato l’ingegnere della Esper srl che ha rimarcato, altresí, che il piano garantirà occupazione per 7 anni alle 140 unità lavorative impegnate dall’Aimeri. El stata la volta dell’Assessore e Vice Sindaco Agostino Licari che ha tagliato subito e netto sugli altri progetti che sono stati presentati, perché essendo stati fatti gratuitamente, potrebbero nascondere delle insidie. Applausi scroscianti sono seguiti per Licari, proprio quando si iniziava a mettere in discussione il piano dell’Esper, ribaltava le sorti del Piano Rifiuti. Assumendo le difese dei lavoratori dell’Aimeri, a cui ha assicurato che continueranno a lavorare, Agostino Licari ha ricevuto il sostegno, in aula Consiliare, degli stessi che si sono levati in uno scrosciante applauso a cui si é unita pure la consigliera comunale Linda Licari. Una verve politica che non conoscevano nel vice sindaco e che ha lasciato stupiti gli addetti ai lavori per il fervore che vi ha messo.
Subito dopo l’aula consiliare si é quasi svuotata, ormai, per molti dei presenti, la bataglia é vinta a tavolino. Per gli oppositori non c’é storia. Solo il tempo darà le giuste risposte.
Ore 18:00
Approda in Consiglio Comunale il Piano Rifiuti a Marsala. Sala delle Lapidi é gremita da una folla composta, quanto silenziosa, almeno per il momento. Mai come in questa occasione, la popolazione sembra attenta e interessata ad una problematica Amministrativa. In aula, oltre ad una ventina di consiglieri comunali, il Sindaco Di Girolamo e la sua Giunta Municipale quasi al completo (manca solo l’assessore Cerniglia), presenti sono i rappresentanti di Albi professionali, di Associazioni di categoria, sindacati ed altri organismi collegiali. La seduta si apre alle 17:15, con un ora abbondante di ritardo, pare perché si attendeva il Sindaco e, dopo i convenevoli di turno, il Presidente Sturiano ha dato la parola al rappresentante dell’Esper srl, l’azienda lombarda finita “misteriosamente” a redare il piano di rifiuti a Marsala. Per la verità é stata l’Amministrazione a volerli, tant’é che ha fatto ricorso ad ad un affidamento diretto, pare tramite convenzione, senza adire gli strumenti democratici che garantiscono le pari opportunità (appalto, cottimo, comparazione di offerta). Pare che la Esper godrebbe – il condizionale é d’obligo – della fiducia dei Licari, praticamente Linda (consigliere comunale) e Agostino (Vice Sindaco), cosí sostengono diversi addetti ai lavori. Il tutto, fino ad ora, é già costato 25 mila euro, o poco meno per la convenzione. Nulla di strano, la legge non proibisce agli amministratori pubblici di nutrire le proprie simpatie, ma allo stesso tempo impone fedeltà alle esigenze della comunità e l’attuazione di tutte le condizioni che siano vantaggiose, nel rapporto qualità prezzo, per il territorio e la popolazione amministrata.
L’ingegnere dell’Esper da un’ora sta illustrando il piano, senza ancora entrare nel dettaglio dei costi e dei vantaggi. Il suo é un interminabile monologo sulla comparazione dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel Paese, facendo riferimento ad altre realtà che hanno raggiunto l’80% ed anche oltrepassato tale quota nella differenziata. Nessun riferimento, ancora una volta, si fa al ritorno economico che queste città hanno avuto dalla vendita del differenziato. Anche nella stesura del Piano Rifiuti l’Esper srl non tiene conto della vendita di carta, vetro. Plastica, alluminio, umido. La grande anomalia resta il risparmio. Se vero é che l’Esper srl avrebbe dovuto redare un Piano Rifiuti per far risparmiare la collettività alla fine ha solo perfezionato, almeno sulla carta, alcuni accorgimenti per differenziare di piú e meglio gestire gli uomini ed i mezzi addetti alla raccolta. Ecco entrare in gioco i contenitori d’appartamento e i cassonetti condominiali “intelligienti” dotati di microchip, in grado di dialogare, in maniera informatica, con il cervellone dell’azienda che gestisce la raccolta e, chissà magari, in un secondo tempo, in grado pure di poter multare chi ha sbagliato a differenziare. E il tutto in via telematica, solo il pagamento in via tradizionale, ovviamente in euro. Inoltre il contenitore “intelligiente” permetterebbe pure di pesare la quantità di rifiuto smaltito e a fine anno solare stabilire quanto deve pagare ogni singolo utente.
Le 300 pagine del malloppone presentato dall’Esper srl non ha fatto altro che confondere le idee idee, parlando solo di vantaggi nella gestione del servizio e nessun riferimento al risparmio per la collettività il cui costo resterebbe invariato, ovvero 15 milioni di euro l’anno, una cifra esorbitante per una città come Marsala. E, dulcis in fundu, il piano redato dalla Esper srl non si sa se é compatibile con le direttive del Piano Rifiuti Regionale , della Regione Siciliana, il quale dovrebbe essere varato nel giro di un mese o poco piú. La Esper srl, senza alcun quadro regionale come ha potuto realizzare lo studio del Piano Rifiuti di Marsala che darà le linee guida su cui si dovrà bandire il Comune prima della scadenza dei 7 anni di gestione Aimeri. A questo punto, mentre sono iniziati gli interventi del pubblico al Consiglio Comunale aperto di Marsala, viene lecito chiedersi: “a chi giova il Piano Rifiuti dell’Esper srl”?
Si auspica, nel prosequio dei lavori. Possa essere compreso e reso pubblico.