Colpi di fucile contro l’auto dell’imprenditore D’Alì
Attentato intimidatorio contro l’auto su cui viaggiava Giacomo D’Alì Staiti ed il figlio. È accaduto sulla strada Margherita di Savoia-Barletta, in Puglia, dove ignoro hanno esploso colpi d’arma da fuoco all’indirizzo dei pneumatici dell’auto su cui viaggiavano i D’Alì che sono rimasti illesi.
L’imprenditore siciliano è il presidente del consiglio di amministrazione di AtiSale che fra l’altro, da mesi, è nell’interesse di un colosso francese. Sull’accaduto mercoledì sera e di cui si è venuti a conoscenza oggi indagano i carabinieri.
L’auto del noto imprenditore trapanese del sale è stata affiancata da un’altra vettura da cui sono partiti alcuni colpi di fucile verso i pneumatici.
Secondo l’imprenditore, l’intimidazione non sarebbe da collegare al clima di incertezza sull’acquisizione della società. “È un clima iperteso, non voglio collegare le due cose ma c’è un clima d’incertezza” così come ha detto in un’intervista a “Teleregione color”.
“Siamo vicini al collega e amico Giacomo D’Alì Staiti per l’inquietante vicenda di cui è stato vittima”, afferma il presidente di Sicindustria Trapani, Gregory Bongiorno. “La scelta di fare l’imprenditore – aggiunge Bongiorno – è già difficile a causa dei mille ostacoli che si incontrano quotidianamente. In questo contesto il peso della criminalità organizzata è davvero un fardello che non si può sopportare”.
“Il collega Giacomo D’Alì Staiti, che è anche il vicepresidente di Sicindustria Trapani, oggi si trova ad affrontare un grave attacco intimidatorio, ma potrà contare oltre che sul supporto fondamentale delle forze dell’ordine, anche sulla nostra vicinanza e solidarietà. So bene cosa significhi ribellarsi ai condizionamenti malavitosi e, per questo – conclude -, saremo al fianco di Giacomo con una determinazione ancora più grande”.