“Cinquanta euro per un voto”: indagine della Procura sulla compravendita di Acireale

"Cinquanta euro per un voto": indagine della Procura sulla compravendita di AcirealeLa procura di Catania ha avviato un’indagine sulla compravendita di voti al centro di un servizio mandato in onda ieri sera dalla trasmissione “Le Iene”. La conferma arriva dagli stessi ambienti giudiziari. Il caso nasce dalla segnalazione di una donna che ha raccontato di avere ricevuto, prima delle Regionali, l’offerta di 50 euro in cambio del voto per il candidato di Forza Italia Antonio Castro, attualmente consigliere comunale di Acireale.

La donna che ha segnalato l’illecito mostra i messaggi su Whatsapp che un’intermediaria le ha inviato con il nome del candidato da sostenere e la richiesta di specificare in quale sezione elettorale avrebbe votato. Poi, all’indomani delle elezioni, la stessa denunciante – diventata complice  – è andata con una telecamera nascosta a riscuotere la somma promessa nel luogo indicato: e ha ricevuto davvero la quota pattuita. Nel servizio si vede anche una lista di altri elettori cui sarebbero stato offerti soldi in cambio della preferenza al candidato forzista. Castro, al quale è stato mostrato poi il video, afferma di non essere al corrente di una compravendita di voti a suo favore. Il candidato acese ha preso 1437 voti e non è stato eletto.

In un post pubblicato sul blog di Grillo, il candidato governatore di M5S Giancarlo Cancelleri (sconfitto da Musumeci) va all’attacco: “Fate vedere questo video a tutti! Fatelo vedere a chi derideva me e Luigi Di Maio per aver chiesto l’intervento dell’Osce per monitorare le operazioni di voto in Sicilia. Il risultato di queste elezioni è stato tristemente contaminato da simili pratiche”

FONTE: REPUBBLICA.IT

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