Cecile Kyenge e Michela Giuffrida a Mazara per sostenere la Pesca e la Crescita Blu
Trovare delle misure per dare il giusto riconoscimento ed aiuti concreti alla pesca e ai ai pescatori protagonisti di numerosi salvataggi di migranti nelle stesse acque internazionali dove i pescherecci siciliani rischiano quotidianamente di essere colpiti e sequestrati da miliziani in guerra. Questo è stato sottolineato nel corso della visita delle Europarlamentari Cecile Kyenge e Michela Giuffrida al Distretto della Pesca e Crescita Blu.
Le due deputate al Parlamento Europeo hanno incontrato i rappresentanti del Coordinamento della filiera ittica di Mazara del Vallo e discusso con loro di alcune questioni relative alla pesca nel Mediterraneo a partire dalla sicurezza della vita umana in mare.
“Il Distretto della Pesca –ha affermato l’On. Giuffrida- rappresenta un punto di riferimento per la pesca siciliana. I pescatori mazaresi rappresentano inoltre il “pronto soccorso” per i migranti che cercano di solcare il Mediterraneo. Bisogna riconoscere concretamente questo loro ruolo che costituisce una sorta di rete in mare”.
L’On. Kyenge, già Ministro della Repubblica Italiana, ha ringraziato il presidente del Distretto, Giovanni Tumbiolo, per averle dato la possibilità di conoscere da vicino la realtà marinara e di affrontare i problemi incontrando i rappresentanti dell’armamento. “Dobbiamo provare ad individuare, stabilendo una sinergia a più livelli, gli strumenti per il riconoscimento dell’attività dei pescatori di Mazara del Vallo, veri angeli del mare”.
I rappresentanti del coordinamento della filiera ittica di Mazara del Vallo hanno inoltre sollevato il problema relativo al tetto massimo di 30.000 euro in tre anni previsto dal regime de minimis dall’UE. un limite troppo basso in considerazione della tipologia di attività industriale esercitata dal comparto peschereccio e che non consente di ricevere quegli aiuti concreti che necessitano nell’attuale situazione di crisi.
Infine l’On. Kyenge, accompagnata da Tumbiolo, ha fatto visita alla locale Capitaneria di Porto e ad alcune strutture tecnico-produttive del Distretto.