Il Dirigente scolastico del Liceo Cipolla di Castelvetrano vuole "cancellare" il glorioso passato del pleso scolastico nella lotta mafia
Accesi, più che mai, i riflettori su Castelvetrano, città in cerca di riscatto dall’appellativo “mafiosa”. La “terra” del super latitante Matteo Messina Denaro vede in questo caldo autunno un certo risveglio dell’antimafia in città miste a strane prese di posizione che lasciano a bocca aperta. Il riferimento non è casuale, bensì si riferisce al nuovo Dirigente Scolastico del Liceo Cipolla, da sempre “roccaforte” delle iniziative sulla riaffermazione della legalità, sotto la guida del Preside Fiordaliso. Al suo posto è subentrata la nuova dirigente, Tania Barresi che si è subito distinta per la sua decisione di opporsi ad una delibera del Collegio dei docenti con la quale si sarebbe dovuta intestare l’aula magna del Liceo Cipolla di Castelvetrano a due “martiri” della lotta alla mafia, agli eroi dei giorni nostri Peppino Impastato e Rita Atria.
L’intitolazione dell’Aula magna era stata prevista per la fine di settembre; erano partiti persino gli inviti: al fratello di Peppino Impastato e di tanti rappresentanti delle istituzioni, come Don Ciotti o Sonia Alfano, che spesso, proprio nello stesso liceo ha invitato la figlia di Matteo Messina Denaro e i nipoti del boss, che studiano proprio in quel liceo, a non seguire le orme di famiglia. Da sempre il Liceo Cipolla, a Castelvetrano e nei territori limitrofi, è stato un faro della legalità ed un esempio fulgido di lotta alla mafia. L’intitolazione dell’aula magna ai due giovani “martiri” della mafia era per tutti una cosa più che normale; ma così non è stato
Non se ne farà nulla, il nuovo Dirigente Scolastico del Liceo Cipolla Tania Barresi, ha scritto che “non amo i riflettori, non faccio ”antimafia” ma lezioni di legalità, che è ben diverso. Con questo non voglio sminuire il lavoro del mio predecessore, che stimo, ma io non sono ”Fiordaliso Bis” e lavoro in maniera diversa”. Tali dichiarazioni hanno indignato il tessuto sociale della Città e fatto indignare quanti giornalmente rischiano la propria vita per combattere la mafia e per fare trionfare la legalità.
Sull’accaduto interviene con fermezza l’associazione Libero Futuro, con a capo il presidente Enrico Colaianni. “Questa preside – dice Colaianni – essendo rappresentante di un’istituzione scolastica che ha sede in un territorio ritenuto a rischio, ha il dovere di promuovere e sostenere la legalità e l’antimafia”. Da qui l’idea di Colaianni di diffondere una petizione on line promossa da liberoFUTURO.net e sostenuta dal Centro Impaststo di Palermo, ProfessionistiLiberi e Libertarea di Campobello di Mazara; di cui pubblichiamo, qui di seguito, il testo integrale
“Chiediamo una firma contro la grave iniziativa della nuova Preside del Liceo Michele Cipolla di Castelvetrano TP di sospendere la decisione già presa dal Consiglio d’istituto di intitolare l’aula magna a Peppino Impastato e Rita Atria. La nuova Preside del liceo Cipolla di Castelvetrano vuole espellere l’antimafia dalla sua scuola ed ha dichiarato inopportuna l’intitolazione dell’aula magna a Peppino Impastato e Rita Atria, così come invece era già stato deciso dal Consiglio d’istituto. La sua prima preoccupazione è stata quella di togliere dalle pareti della scuola ogni manifesto, locandina o traccia delle tante iniziative antimafia realizzate negli anni scorsi e poi ha detto: “fosse per me, intitolerei l’aula magna, ad un uomo di cultura, sarebbe più proficuo per gli studenti”. Tutto ciò ci lascia sgomenti e fa immaginare, per il liceo che si è distino negli anni per l’impegno costante sui temi della cultura della legalità e dell’antimafia, un processo di vera e propria involuzione verso la cultura dell’indifferenza. Non sappiamo se si tratti di pavidità o oscurantismo ma è certo che la Preside ha lanciato un messaggio assai gradito ai mafiosi dimostrando di essere inadeguata a ricoprire quell’incarico. Non è la prima volta che qualcuno dica che intitolare un luogo ad una vittima di mafia sia inopportuno. Lo ha fatto l’allora Ministro Gianfranco Miccichè a proposito dell’aeroporto di Punta Raisi e di Falcone e Borsellino e lo fa oggi la meno illustre preside del Liceo di Castelvetrano Potremmo dire che Miccichè ha fatto scuola. Per LiberoFUTURO, ad esempio, che ha presentato la prima associazione antiracket di Castelvetrano proprio in quella sala il 24 marzo di quest’anno, la pena per Preside è addirittura doppia ma tutti noi non ci lasceremo scoraggiare e resteremo a fianco di chi si è esposto e al contempo cercheremo di isolare chi, pur rappresentando un’istituzione, si colloca nella cosiddetta Zona grigia. Pertanto chiediamo che sia rispettata la decisione già presa e si proceda senza ulteriori indugi all’intitolazione dell’aula magna a Peppino Impastato ed a Rita Atria”
La petizione è indirizzato alla Dirigente Generale dell’Ufficio regionale scolastico Dott.ssa Maria Luisa Altomonte e Consiglio d’Istituto del Liceo Cipolla.
EROI DEI NOSTRI GIORNI
Giuseppe Impastato, meglio noto come Peppino (Cinisi, 5 gennaio 1948 – Cinisi, 9 maggio 1978), è stato un giornalista, attivista e poeta italiano, noto per le sue denunce contro le attività mafiose a seguito delle quali fu assassinato, vittima di un attentato il 9 maggio 1978.
Rita Atria (Partanna, 4 settembre 1974 – Roma, 26 luglio 1992) è stata una testimone di giustizia italiana. All’età di undici anni Rita Atria perde il padre Vito Atria, mafioso della locale cosca ucciso in un agguato. A 17 anni, decide di seguire le orme della cognata, Piera Aiello, cercando la giustizia nella magistratura. Il primo a raccogliere le sue rivelazioni fu il giudice Paolo Borsellino
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