I Carabinieri di Marsala arrestano due rapinatori
I Carabinieri della Compagnia di Marsala hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Marsala, nei confronti di Giuseppe Bonafede, petrosileno di 36 anni, e Gaspare D’Aguanno, 31enne residente a Strasatti.
In particolare, le indagini, svolte dai militari della Stazione di Petrosino, diretta dal Luogotenente Andrea D’incerto, hanno permesso alla Procura della Repubblica di Marsala di sostenere, nei confronti dei due soggetti, l’accusa di estorsione perpetrata ai danni di un ragazzo petrosileno la scorsa estate e, dunque, di avanzare al Giudice per le Indagini Preliminari la proposta per l’emissione di una misura restrittiva. Nello specifico, ai due viene contestato di aver richiesto ad un avventore di un noto Bar di Petrosino la somma di 100 €, minacciandolo di sottrargli del materiale da lavoro che lo stesso portava a bordo del proprio furgoncino. Il ragazzo, per evitare di subire ripercussioni, consegnava sotto costrizione tutto il denaro contante in suo possesso, ovvero la somma di 50 euro.
Al solo D’Aguanno vengono, inoltre, contestati altri due reati commessi lo scorso Settembre. Lo stesso, infatti, secondo le risultanze investigative acquisite dai Carabinieri ed avallate prima dalla Procura e poi dal Tribunale di Marsala, si sarebbe reso responsabile di rapina e danneggiamento in danno di un bar di C.da Fornara quando, dopo essersi impossessato di 50 € dal registratore di cassa, il D’Aguanno avrebbe danneggiato alcuni frigoriferi ed una vetrina al fine di guadagnarsi la fuga. Il tutto mentre, con tono di sfida, minacciava i presenti di chiamare suo padre ovvero Vincenzo D’Aguanno, già tratto in arresto nei giorni scorsi durante la maxi operazione posta in essere dai Carabinieri.
I due, rintracciati presso le rispettive abitazioni, sono stati condotti presso gli uffici della Stazione dove, al termine degli accertamenti del caso e della redazione degli atti di rito, venivano dichiarati in stato di arresto e, così come disposto dal Giudice, ristretti agli arresti domiciliari, ove rimarranno sino all’inizio del processo che verrà instaurato nei loro confronti.