Blue Sea Land grande successo sul fronte della valorizzazione del pescato
La quarta edizione di Blue Sea Land-Expo dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo Africa e Medioriente ha ospitato, domenica 11 ottobre presso la Sala Grillo di Mazara del Vallo, il convegno internazionale dal titolo: “La valorizzazione del pescato. Esperienze ed opportunità” curato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nell’ambito del Fep 2007/2013.
Il Presidente del Distretto Produttivo della Pesca, Giovanni Tumbiolo, ha portato il saluto alle numerose delegazioni straniere presenti. Nell’intervento introduttivo, Tumbiolo ha fatto un primo bilancio di Blue Sea Land sottolineando lo straordinario risultato ottenuto nel campo degli incontri B2B con oltre 800 incontri commerciali in tre giorni grazie alla presenza di 80 buyers provenienti da tutto il mondo. Lo stesso ha aggiunto che “È stato siglato l’accordo di cooperazione nel settore della filiera del mare tra il Distretto produttivo della Pesca ed il Ministero della Pesca e dell’Acquacoltura del Ghana. Inoltre tre pescherecci siciliani si recheranno in Guinea Equatoriale ad operare nell’ambito di un protocollo di cooperazione stipulato con cooperazione con il Ministero della Pesca dello Stato Africano. Ma anche grandi risultati scientifici sono emersi come l’energia prodotta dall’osmosi di acqua dolce e salata. Questa è blue economy. Occorre cambiare rotta, uscire dall’isolamento e cercare il dialogo. Per cooperare ci vogliono gli interlocutori. Questa è la magia di ‘Blue Sea Land, riuscire ad avere contemporaneamente le due parti libiche per discutere e dialogare intorno ad un tavolo cercando comuni intenti”.
Giampaolo Cantini, Direttore Generale della Cooperazione del Ministero degli Affari Esteri, intervenendo ha espresso apprezzamento e sostegno a ‘Blue Sea Land’ e il concetto della ‘blue economy’ in una visione culturale di lungo periodo. Per Cantini “i settori primari, come agricoltura e pesca, sono vitali per la sicurezza alimentare nella logica della sostenibilità. Aspetti contenuti nella nuova ‘Agenda per lo sviluppo sostenibile’. La Sicilia e Mazara hanno le carte in regola per svolgere un ruolo di primo piano nel processo di cooperazione e condivisione per una storia importante ed una realtà economico-sociale che lega le due sponde del Mediterraneo. Lo sforzo dei paesi di darsi regole comuni nella sostenibilità, il Mediterraneo è uno spazio condiviso per sviluppare attività in maniera condivisa. La cooperazione internazionale è fondamentale nella condivisione di spazi e risorse e Blue Sea Land è una grande risorsa”.
Guglielmo Vaccaro, Coordinatore Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà della Camera dei Deputati e de Senato della Repubblica, nel portare il saluto, ha rimarcato l’importanza di momenti come quelli creati da ‘Blue Sea Land’ che mettono al centro del dibattito il tema della sopravvivenza del pianeta e della conservazione delle risorse scarse per mantenere un equilibrio globale e la pace tra i popoli. Una maniera per olmare il gap per una politica troppo spesso distratta dal processo di costruzione dell’Europa.
L’On. Roberto Tortoli, Presidente dell’Associazione Mare Amico, ha richiamato l’attenzione sull’impegno, da sempre, dell’associazione, nella ‘blue economy’, impegno che significa restauro e rigenerazione delle risorse. Per Tortoli “Siamo distanti dal Nord Europa, la nostra proiezione naturale è quella verso il Sud del Mediterraneo e Tumbiolo è l’esempio di chi si è attivato tra mille difficoltà nel mondo della pesca, per dare una visione sistemica e condivisa nella gestione del mare e delle sue risorse con comuni principi a difesa dell’acqua, bene che deve unire e non dividere”.
Franco Andaloro, Direttore di Ricerca dell’Ispra, è intervenuto per sottolineare i limiti della politica che non ha saputo rispondere alla perdita di capitale umano e di reddito con un sistema olistico globale per contrastare la fuoriuscita di occupati nella pesca. “Dal 1995 al 2005 –ha detto il prof. Andaloro- la flotta italiana ha ridotto la pesca costiera a vantaggio di quella industriale poi è accaduto il contrario con perdita di capitale umano anche in questo comparto. La risposta va cercata nella ‘blue economy’. Da 140 specie ittiche consumate nei decenni scorsi oggi se ne consumano solo 40. Ed allora, occorre puntare sulla preziosità enogastronomica e sulla diversità per fondare una ‘Repubblica del ben fare’ in un processo di pace e prosperità tra i popoli che si affacciano nel Mediterraneo”.
Domenico Asaro, Presidente Confimpresa Pesca e componente del Coordinamento Filiera Ittica Mazara, ha preso la parola per affrontare il tema della valorizzazione del pescato, oggetto del convegno organizzato dal Mipaaf. Per Asaro “la valorizzazione del pescato è puntare sulla trasformazione e commercializzazione, sulla tracciabilità ed etichettatura per una corretta informazione al consumatore. Serve accorciare la filiera per aumentare il reddito degli operatori e contrastare le truffe. Soffriamo l’atteggiamento dell’Unione Europea che non ascolta le esigenze degli operatori della pesca nel Mediterraneo. Ci sentiamo abbandonati dalla politica che nulla ha fatto per ridiscutere con la Libia il limite delle sue acque territoriali, spostato unilateralmente a 70 miglia, che danneggia la pesca d’altura mazarese. Mazara è abbandonata e senza un porto-canale, i pescatori e gli imprenditori ittici si sentono abbandonati da una politica, anche locale, che non assume alcuna iniziativa a sostegno del settore. I pescherecci mazaresi sono costretti a fare la spola in altri porti”.
Giovanni Basciano, Vice presidente di AgciAgrital, ha ringraziato Tumbiolo per la grande opportunità offerta da ‘Blue Sea Land’ per le cooperative di incontrare i rappresentanti di tante delegazioni africane e del Medioriente per partecipare al processo di cooperazione con i paesi frontalieri. Per Basciano “rafforzare lo strumento transfrontaliero è fondamentale per valorizzazione la pesca artigianale, accorciare la filiera, saltando la distribuzione e informare sul corretto consumo”.
Gianluca Cornelio Meglio, Direttore del Mercato Ittico di Milano ha sottolineato l’eccellenza è soltanto frutto del lavoro di gruppo ed ha parlato del grande sforzo compiuto a garanzia e tutela del consumatore finale in collaborazione con le autorità sanitarie e la Capitaneria di Porto di Genova. Per Cornelio Meglio “Bisogna interrogarsi sul perché soltanto il 30 per cento di prodotto che transita nel mercato ittico di Milano è italiano e di questo il 60 per cento è di acquacoltura. Il drastico ridimensionamento del settore con perdita di capitale umano e della tradizione è dovuto anche alla atavica difficoltà infrastrutturale nel trasferimento del prodotto dai punti si sbarco. Per contrastare il consumo d’importazione stiamo introducendo un marchio per informare il consumatore sul prodotto legato al territorio ed alla provenienza ed una piattaforma online, veicolo per favorire la conoscenza delle diversità di specie ittiche e favorire un consumo sostenibile e consapevole. Abbiamo avviato una campagna nelle scuole per rieducare i bambini alla conoscenza di un patrimonio ittico che rischia di perdersi”
Riccardo Zuffo, professore ordinario di Psicologia Economica dei Consumi e Psicologia dell’Organizzazione dell’Università Bicocca di Milano ha relazionato sulle nuove tendenze nel consumo e sulle nuove scommesse che occorre saper cogliere nel cambio delle abitudini al consumo che possono incidere sulla capacità del settore della pesca di produrre reddito.
Pasquale Amico, Presidente nazionale dell’Unci, ha portato il saluto delle cooperative di pesca aderenti ed ha ringraziato Blue Sea Land per la straordinaria occasione di incontro e confronto sui temi tanto cari al mondo della pesca come la valorizzazione del pescato che è possibile attuare soltanto con l’accorciamento della filiera che va dalla produzione (cattura del pesce) al consumatore.
Tonino Giardini, Coordinatore Nazionale di Coldiretti Imprese Pesca è intervenuto per presentare i progetti avviati da Coldiretti per valorizzare il pescato e garantire il reddito ai pescatori.
Il Ministro dell’Agricoltura ed Acquacoltura Pesca della Guinea Equatoriale Hanny-Sherry Ayitey, ha spiegato: “la pesca nel Ghana è molto simile a quella siciliana con imbarcazioni specializzate alla pesca del tonno, con una grande realtà di pesca costiera e nelle acque interne e con un approccio normativo che prevede il contrasto alla pesca illegale e l’uso corretto degli attrezzi di pesca”. Il Ministro Ghanese ha ringraziato Tumbiolo per gli sforzi compiuti nella direzione del dialogo ed ha sottolineato la collaborazione avviata grazie alla firma, proprio nel corso di Blue Sea Land, di un accordo di cooperazione nel settore della pesca con il Distretto Produttivo di Mazara del Vallo. “È fondamentale –ha concluso- collaborare per utilizzare le tecnologie applicate alla pesca perché il trasferimento delle conoscenze contribuiscono in maniera determinante a migliorare le condizioni di vita e sicurezza alimentare”.
Said Jama Mohammed, Vice Ministro della Pesca e delle Risorse Marine della Somalia è intervenuto per ringraziare gli organizzatori di Blue Sea Land per l’enorme contributo fornito alle conoscenze di uno Stato, quello somalo, che partecipa per la prima volta e che cercherà di mettere a frutto nel processo di crescita del settore per rafforzare la collaborazione e creare reciproco reddito e occupazione.
Zerrouki Rabea il Consigliere del Ministro dell’Agricoltura e Pesca dell’Algeria, nel suo intervento ha presentato il piano d’interventi nel settore della pesca e dell’acquacoltura per creare le condizioni di crescita, occupazione e reddito.
Hamida Salem Il Vice Ambasciatore della Libia in Italia è intervenuto per il saluto ed ha sottolineato che “nonostante le difficoltà la Libia ha voluto essere presenti formalmente e con una delegazione di imprenditori per rafforzare i rapporti storici auspicando che la pace ritorni per riavviare comuni opportunità di investimento culturale per la sicurezza alimentare”.
Dario Cartabellotta, Dirigente generale del Dipartimento Pesca Mediterranea dell’Assessorato dell’Agricoltura della Regione Siciliana e Coordinatore del Cluster Biomediterraneo a Expo di Milano è intervenuto rimarcando “Blue Sea Land, nato nello stesso giorno del Cluster Bio Mediterraneo, rappresenta una innovazione geopolitica per valorizzare identità e condivisione delle risorse del Mediterraneo. Tre continenti hanno necessità di dialogare con i piani di gestione condivisi e Blue Sea Land è la piattaforma ideale di confronto. Questa è la strada da seguire con la cooperazione territoriale per fare economia nella pace valorizzando tutte le identità locali interpretare e reinterpretare i gusti e le ricette”.
Riccardo Rigillo, Direttore Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura del Mipaaf, ha concluso i lavori esprimendo il vivo apprezzamento per gli sfori compiuti da Tumbiolo che con la quarta edizione di Blue Sea Land ha rafforzato il processo di dialogo con il continente africano. Per Rigillo “Lo sforzo va compiuto nella direzione della crescita per creare occupazione e nutrire in maniera sostenibile nel rispetto della redditività delle imprese e dei pescatori. La valorizzazione del pescato passa dalla trasformazione e dagli investimenti sulla filiera corta, valorizzando le tradizioni con una tracciabilità ecosostenibile. Sono stati toccati tutti i punti, i paesi invitati sono accomunati dal grande interesse e condivisione nel campo della pesca, di risorse e spazi; Blue Sea Land ci aiuta a mantenere questo percorso per la crescita globale”.
Nel corso della tre giorni di Blue Sea Land migliaia di visitatori hanno potuto degustare nei numerosi stand dislocati nel centro storico di Mazara del Vallo prelibatezze del Mediterraneo, Africa e Medioriente. Successo per lo stand organizzato del Mipaaf nell’ambito del Fep 2007/2013 dove i visitatori hanno assistito a degli show-cooking e degustato, fra le molte delizie, anche il piatto Blue Sea Land, preparato per l’occasione dallo chef Giuseppe Russo, un connubio gastronomico di qualità, di tradizioni e di culture, espressione della necessità di dialogo anche nel campo della gastronomia fra territori e popoli che condividono prodotti di eccellenza del mare e della terra. Nel piatto “Blue Sea Land” si mescolano infatti saperi, odori e sapori di territori dell’area mediterranea, africana e mediorientale. Il piatto, una prima portata, rappresenta il dialogo grazie a diversi ingredienti, prodotti di terra e di mare: pasta di grano duro, gambero rosso, gambero bianco, razza, acciughe, pomodoro secco, pomodorini, zucchine, pesto di pistacchio, prezzemolo, basilico, origano, menta, aglio, cipolla, olio extravergine di oliva, vino, arissa, limoni, curcuma.