Scarsa sicurezza a scuola, blitz al Liceo Classico di Marsala

Lacune nella sicurezza del Liceo Classico «Giovanni XXIII di Marsala, denunciato e sanzionato il Dirigente Scolastico Antonella Coppola.

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I provvedimenti sono stati adottati a seguito di un blits a cui hanno preso parte la sezione p.g. della Guardia di Finanza della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, nonchè da funzionari dei vigili del fuoco e dell’Asp, in uno dei principali edifici scolastici di Marsala, il cinquecentesco ex convento di Santo Stefano, che ospita al primo piano il Liceo Classico e nella parte inferiore la Scuola Media Vincenzo Pipitone.

dirigente_scolastico_liceo_classcio_MarsalaLe Fiamme Gialle della sezione di p.g. presso la Procura di Marsala  , vigili del fuoco e Asp al Liceo classico “Giovanni XXIII” di Marsala sarebbero intervenuti congiuntamente nel plesso scolastico a seguito di un dettagliato esposto arrivato in Procura, stando alle parole del dirigente scolastico Antonella Coppola.

Riscontrate, alla fine, una serie di carenze in tema di sicurezza. Con l’irrogazione di contravvenzioni alla preside per un totale di oltre 70 mila euro. I vigili del fuoco hanno denunciato la dirigente scolastica per non aver adottato idonee misure per la prevenzione degli incendi e a tutela dell’incolumità di lavoratori e studenti. Non sono risultati funzionanti, infatti, l’impianto di allarme tramite altoparlanti e diverse lampade dell’illuminazione di sicurezza.

Non sono risultati funzionanti, infatti, l’impianto di allarme tramite altoparlanti e diverse lampade dell’illuminazione di sicurezza. Inoltre, un portone “via di fuga” è risultato chiuso. Senza autorizzazione, inoltre, un locale al secondo piano è stato adibito ad archivio e deposito di materiale cartaceo. Materiale, dunque, che potrebbe facilmente prendere fuoco.

L’Asp, invece, ha denunciato la dirigente scolastica per soffitti e pareti con intonaco rustico e scrostato, umidità e scarse condizioni igieniche, nonché per la presenza di scaffali strapieni di faldoni talmente inclinati da essere in procinto di abbattersi in quanto non ancorati alle pareti (all’ospedale di Salemi, tempo fa, il cardiologo Filippo Ampola è morto proprio perché schiacciato da uno scaffale non ancorato).

Ed inoltre per aver omesso di effettuare la prescritta formazione dei lavoratori, per non aver nominato il rappresentante dei lavoratori alla sicurezza e per aver nominato quale responsabile servizio di prevenzione e protezione un insegnante che per l’accusa è privo dei prescritti requisiti.

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