Avviato il progetto “Il mondo magico delle marionette” per prevenire bullismo e dipendenze patologiche

L'Asp di Trapani ha avviato un progetto di prevenzione primaria dei comportamenti a rischio, in particolare bullismo e dipendenze patologiche

bullismo-scuolaAvviata la prima fase di un progetto di prevenzione primaria dei comportamenti a rischio in salute mentale, in particolare bullismo e dipendenze patologiche “Il mondo magico delle marionette”, presso l’Istituto Comprensivo “Giangiacomo Ciaccio Montalto” di Trapani. Il progetto, dal titolo ha come modello la costruzione dei personaggi e la rappresentazione delle favole di Esopo attraverso le marionette ed è realizzato dal  dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani diretto da Giovanna Mendolia, attraverso il Coordinamento delle Attività di Prevenzione di cui è responsabile Antonio Sparaco.

Circa duecento  ragazzi della scuola media inferiore costituiscono il target di tale azione, che li impegnerà per tutto l’anno scolastico 2014/2015, coinvolgendo diversi istituti. L’obiettivo principale è basato sul rafforzamento delle abilità dei ragazzi attraverso un processo di crescita basato sull’incremento della stima di sé, dell’autoefficacia, al fine di riconoscere i pericoli dei comportamenti a rischio, principalmente quelli che possono sfociare nel bullismo e nella violenza generalizzata, cercando di incidere sulla riduzione delle patologie di proprio riferimento. Le classi partecipanti sono state scelte dal corpo insegnante tenendo conto sia del profilo psicosociale degli alunni che degli obiettivi del progetto. Aggressività, modelli violenti, disagio personale, apatia, vengono affrontate con modalità operative nuove, centrate sulla condivisione e sui valori positivi istauratisi nel gruppo. “L’attività di prevenzione in questo campo è fondamentale, perché è principalmente in questa fascia d’età che emergono questi comportamenti a rischio – spiega il direttore generale dell’ASP Fabrizio De Nicola -. Visto l’entusiasmo e l’interesse degli alunni e degli insegnanti presenti agli incontri, riteniamo l’esperienza particolarmente positiva, in linea con gli obiettivi del progetto”.

Per ogni classe sono previsti cinque incontri finalizzati alla rappresentazione scenica di una diversa favola di Esopo per ciascuna di essa. Durante il primo incontro, dopo una breve illustrazione sul teatro dei pupi e sul suo funzionamento, sono stati creati da tre a sei gruppi di lavoro, a seconda del numero dei componenti delle classi, assegnando ad ognuno la realizzazione delle marionette con l’antica tecnica della cartapesta, la costruzione delle quinte e dei fondali; nel secondo incontro si è proceduto alla colorazione di quanto realizzato nel primo, la maggior parte delle classi è giunta al terzo incontro nel quale ogni alunno ha creato la sceneggiatura della favola assegnata alla classe, e da queste è stata tratta la sceneggiatura definitiva da rappresentare. I singoli gruppi cooperano con affiatamento realizzando dei lavori apprezzabili e scenicamente adeguati alle loro potenzialità.

Questa metodologia, già sperimentata in altre realtà nazionali, è attuata con l’ausilio degli esperti della “Compagnia delle Coccinelle”. L’azione rientra tra gli obiettivi del progetto “Spazio Giovani”, finanziato dal Fondo Nazionale Droga 2000, di cui è responsabile Antonio Sparaco.

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