Marsala, sei auto bruciate: le indagini sull’incendio vanno in ogni direzione
Sono in corso indagini da parte degli inquirenti sul grave incendio che nella notte ha avvolto e distrutto 6 autovetture in sosta nel cuore del centro storico di Marsala, in Via Mario Rapisardi, a pochi passi da Piazza della Repubblica. Per tutta la giornata di ieri i vigili del fuoco ed i carabinieri hanno lavorato ininterrottamente su quello che restava delle autovetture, allo scopo di accertare le cause.
In un primo momento era trapelata la notizia che potesse trattarsi di un incendio avvenuto per autocombustione, o al massimo un corto circuito, che si sarebbe sprigionato a bordo di una Fiat Punto e che le fiamme si sarebbe propagate nelle altre cinque auto parcheggiate accanto. Poi si è saputo che le cause erano ancora al vaglio dei vigili del fuoco, tant’è che sul brogliaccio del distaccamento era stato scritto dal caposquadra che ha condotto le operazioni di spegnimento “cause in corso di accertamento”. E la presenza di inquirenti sul posto fino nel tardo pomeriggio di ieri lascia presupporre che allo stato attuale non è esclusa nessuna pista, soprattutto quella dolosa. La cosa strana è che delle 6 autovetture solo 3 sono quelle ridotte ad un ammasso di ferraglia, come se fossero state avvolte dalla fiamme nello stesso momento, mentre per le altre tre (una a destra e le altre due a sinistra dalle tre completamente distrutte) sembrerebbe più plausibile che siano state coinvolte dalle fiamme alte che avvolgevano le altre tre che erano parcheggiate molto vicine le une con le altre.
Tutte le auto coinvolte nel rogo si trovavano parcheggiate nel tratto in cui la sede stradale si allarga, a ridosso della chiesa del Colleggio, prima di immettersi sulla via Frisella, poco distante dal tratto che viene impiegato come parcheggio riservato ai clienti dell’Hotel Best Western – Stella d’Italia. Tra le autovetture coinvolte due sarebbero di proprietà della famiglia dell’avvocato Stefano Pellegrino, stimato penalista, ed una dottoressa Margherita Giacalone, integerrimo medico legale. Le altre tre non è dato sapere, ma sicuramente apparterranno a qualche altro illustre professionista che abita in zona.
Sarà, sicuramente una casualità, ma la via Mario Rapisardi non è nuova ad attentati incendiari e proprio Repubblica, il quotidiano nazionale, scriva l’11 settembre 2007: “La scorsa notte a Marsala ignoti hanno appiccato il fuoco ai portoni di casa e dello studio di un personaggio molto noto, l’ avvocato Stefano Pellegrino”. I danni, in quell’occasione, erano stati limitati al solo all’antico portone, in legno massiccio, dello stabile. Non vi sono elementi, allo stato attuale, che possano congiungere i due fatti di cronaca. Come, va evidenziato, che allo stato attuale le cause sono ancora in corso di accertamento e che gli inquirenti non avrebbero trovato alcuna traccia di dolo.