Assistenza sanitaria a rischio, scade il contratto dei medici precari

ospedale-sanità-assistenza-medica-medici-in-corsia-marsalanews-safe_imageDa martedì gli ospedali siciliani potrebbero andare in tilt, scade il contratto ai precari della sanità siciliana e visto che tra concorsi bloccati, graduatorie insabbiate e tagli orizzontali delle spese della sanità, gli organici sono ridotti a lumicino. L’Ordine dei Medici di Trapani, presieduto da Rino Ferrari, nell’esprimere viva preoccupazione per la tutela della salute dei cittadini,  chiede all’Assessorato regionale della Salute di procedere tempestivamente al rinnovo dei contratti semestrali, per evitare l’emergenza sanitaria nei presidi ospedalieri.

Scadono, infatti, il 30 giugno i contratti dei medici e degli operatori sanitari precari che operano nelle strutture sanitarie del territorio della provincia di Trapani, come anche quelli che operano nelle altre 8 province siciliane. L’ordine dei Medici di Trapani auspica che “di concerto con l’Asp si possano trovare soluzioni condivise e risposte concrete presso l’Assessorato della Salute”.

“E’ indispensabile – ha detto il presidente dell’Ordine Rino Ferrari – che l’Assessorato proceda al rinnovo dei contratti perché da ciò dipende il buon funzionamento del sistema sanitario. Inoltre va garantita la continuità occupazionale ai medici e agli operatori sanitari perché grazie alla loro professionalità e serietà contribuiscono a garantire la tutela della salute dei cittadini”.

Il problema avvolge quasi tutti, e indistintamente, gli ospedali siciliani e mette in serio pericolo l’assistenza sanitaria. Il Coordinamento dei medici precari siciliani, la nuova realtà aderisce al Sindacato dei Medici Italiani (SMI) lo scorso 30 maggio ha incontrato l’assessore Lucia Borsellino e Salvatore Sammartano, direttore dell’Assessorato alla Salute ricevendo grande attenzione; ma fino ad oggi alle promesse non hanno fatto seguito i fatti.  Il Coordinamento dei medici precari siciliani dello SMI, che ha una lunga storia di battaglie in difesa dei medici precari (guardia medica, medicina dei servizi, 118, medicina penitenziaria) nella sua prima assemblea con una documento, «condanna i ripetuti e abusati tagli lineari alla sanità che stanno portando alla riduzione o alla scomparsa di servizi e prestazioni, restringendo l’accesso alle cure per i cittadini e favorendo il trasferimento di risorse economiche al settore privato. Così si mette a rischio l’essenza stessa del Sistema Sanitario Nazionale che deve garantire  il diritto alla salute per tutti.

«Un Sistema sanitario nazionale costruito sul precariato e l’incertezza – scrivono i responsabili del Coordinamento dei medici precari siciliani – mina la qualità stessa delle cure, e in questo quadro i Medici, i Veterinari e i Dirigenti del Sistema sanitario nazionale (sempre di meno per il blocco del turnover) vivono in uno stato di profondo disagio a causa della svalutazione progressiva di una professione che richiede competenza continua, assunzione di responsabilità, dedizione al malato, adeguata considerazione professionale, umana, sociale, economica».

«Il numero di Dirigenti medici, veterinari e sanitari che lavora, in attività istituzionali, sotto la spada di Damocle del contratto in scadenza è diventato insostenibile – aggiungono – vi sono Unità Operative che vanno avanti solo grazie al personale a termine, con contratti rinnovati di mese in mese, da anni a causa del blocco dei concorsi».

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