Arresti domiciliari per l’avvocato marsalese Lentini, avrebbe aggredito un collega ed un vicino di casa

I reati contestati al Lentini, e dei quali il G.I.P. ha ritenuto sussistere gravi indizi di colpevolezza, sono quelli di lesioni personali aggravate, di violazione di domicilio aggravata e di minacce e ingiurie

PALAZZO DI GIUSTIZIAI Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Marsala hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Andrea Guglielmo Baldassarre Lentini, avvocato marsalese. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Marsala, Dott. Francesco Parrinello, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

 I reati contestati e dei quali il G.I.P. ha ritenuto sussistere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato sono quelli di lesioni personali aggravate (artt. 582, 583 n.1 C.P.), di violazione di domicilio aggravata (art. 614 c.1 e 4 e art. 61  C.P.) e di minacce e ingiurie (artt. 594 e 612 c.p.) nei confronti di un collega e di un vicino di casa. Queste sono il frutto delle indagini svolte dai militari dell’Arma, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Marsala, Dott. Alberto Girolamo Di Pisa, coadiuvato dal sostituto procuratore Dott.ssa Giulia d’Alessandro.

Il fatto più noto, risalente al 25 settembre 2014, ha visto il Lentini protagonista di un’aggressione ai danni del collega Giuseppe Culicchia. A quest’ultimo, infatti, il Lentini rimproverava di aver accettato, a sua insaputa, il pagamento della parcella da parte del suocero. In preda all`ira, pertanto, Lentini lo colpiva con alcuni violenti pugni il volto del collega, provocandogli lesioni alle ossa facciali ed al nervo ottico, per cui il Culicchia è stato sottoposto ad intervento chirurgico in un ospedale palermitano.

A ulteriore suffragio dei gravi  indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari alla base dell’ordinanza emessa dal G.I.P., inoltre, è stato contestato un episodio più vecchio, risalente al 24 aprile 2014, sempre commesso da Lentini. In questo caso l’aggredito era un vicino di casa, reo di essersi lamentato del troppo abbaiare dei cani: tale circostanza avrebbe comportato una reazione violenta dell’avvocato che, dopo essersi introdotto nel suo giardino, colpendolo ripetutamente con calci e pugno, gli ha provocato un trauma cranico e facciale con indebolimento dell’apparato uditivo e una riduzione della vista.

 Tratto in arresto, il Lentini è stato condotto presso la Compagnia Carabinieri di via Mazara per le attività di rito, per poi essere accompagnato nuovamente presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.

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