Arrestato per spaccio di cocaina ex candidato al Consiglio Comunale di Alcamo

Francesco Camarda era in corsa con la lista “Insieme per Alcamo”: rinvenuti duecento grammi di cocaina in un laboratorio attrezzato per il taglio della droga, oro e preziosi, nonchè 100 mila euro in contanti nel corso della perquisizione.

Dopo l’irruzione in un garage in pieno centro abitato, gli agenti della Polizia di Alcamo hanno arrestato il pregiudicato alcamese Francesco Camarda, di anni 33, per detenzione ai fini di spaccio di cocaina e istigazione alla corruzione.

Lo scenario che si presentava agli agenti di Polizia era quello di un vero e proprio laboratorio ben attrezzato atteso che nella circostanza venivano rinvenuti, oltre a duecento grammi di cocaina pura, diversi bilancini di precisione, attrezzi da laboratorio come cucchiaino per prelievi di piccolissimi quantitativi di polveri, cutter, numeroso materiale per il confezionamento, una macchinetta per il confezionamento sottovuoto e ben cinquanta piccole dosi pronte per essere vendute.

La perquisizione estesa anche ad una cassaforte ivi presente, oltre a consentire il rinvenimento di preziosi in oro e argento, consentiva di rinvenire quattro grossi involucri di cellophane, sigillate e sottovuoto, contenenti la somma di ben € 100.000,00 in banconote di diverso taglio.

L’odierno arrestato è soggetto conosciuto dalle forze dell’ordine non tanto per i piccoli precedenti di polizia ma, bensì, per aver partecipato alle ultime elezioni amministrative per il rinnovo del locale Consiglio Comunale e l’elezione del Sindaco, candidandosi nella lista “Insieme per Alcamo”.

Altresì Francesco Camarda è zio del giovane Davide Amato che la sera del 30 novembre scorso è stata tratto in arresto dagli agenti del Commissariato, unitamente al noto pregiudicato alcamese Maurizio Accardo, per detenzione di un fucile a canne mozze, un fucile ed una pistola, e materiale esplodente.

L’importante sequestro di sostanza stupefacente, unitamente ai sequestri di cocaina e altri stupefacenti operati negli ultimi due mesi, non ha fatto abbassare l’attenzione sul diffuso fenomeno del consumo di stupefacenti, anzi, il risultato conseguito sul fronte dell’attività di repressione sono il dovuto riscontro alla validità dell’attività di Polizia Giudiziaria posta in essere dagli investigatori del Commissariato di Alcamo brillantemente coordinati dalla Procura della Repubblica di Trapani la quale ha dato piena manifestazione di stima per l’impegno profuso.

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