Arrestato un giovane mentre annaffiava le piante di canapa indiana
Arrestato un giovane mentre annaffiava le piante di canapa indiana. E’accaduto ieri a Mazara del Vallo, in contrada Carmine, quando un ragazzo, dopo aver scavalcato un muro di cinta, con un bidone stava annaffiando alcune piante di canabis indica, nome scientifico della pianta da cui si ottiene la marijuana. La scena è stata documentata dal personale della Sezione Antidroga, della Polizia di Stato in servizio presso la V Sezione della Squadra Mobile di Trapani che da ore tenevano sotto stretto controllo il podere. La polizia è entrata in azione quando Carmine Bonamassa, di anni 23, è stato colto nella flagranza del reato di coltivazione di piante di canapa indiana.
La sua posizione si è aggravata a seguito della perquisizione domiciliare, nel corso della quale, gli agenti hanno scoperto: sostanza stupefacente del tipo marijuana, già essiccata del peso lordo pari a quasi 700 grammi; nr. 8 involucri plastificati e sigillati contenenti all’interno, verosimilmente sostanza stupefacente MDMA, comunemente chiamata ecstasy, molto diffusa nel mondo giovanile e facilmente assunta disciolta in bevande alcoliche o acqua; un bilancino di precisione. Scattava quindi, anche l’accusa, di detenzione a fine di spaccio.
In contrada Carmine, nel podere dove era stata impiantata la piccola piantagione di canapa indiana, si portava il personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica per i rilievi fotografici effettuati grazie all’ausilio dei VV.F che intervenivano sul posto con le unità fotocellule per illuminare l’area d’interesse. La Polizia rinveniva nr. 9 piante di marijuana di grossa statura che raggiungevano anche i tre metri di altezza e nr. 2 che raggiungevano un metro circa di altezza, un ramo già staccato e trovato per terra, nonchè diversi recipienti utilizzati per irrigare la coltivazione e fertilizzante organico.
Dell’accaduto veniva avvisato PM di Turno, dott.ssa Giulia D’Alessandro che, i attesa di Giudizio, disponeva per Carmine Bonamassa gli arresti domiciliari. Le indagini della Polizia della Nucleo Squadra Mobile di Trapani, supportati dagli agenti del locale Commissariato proseguono in ogni direzione al fine di accertare se altri soggetti siano coinvolti nella coltivazione della piantagione di canapa indiana sottoposta a sequestra o se nell’entroterra vi siano altre coltivazioni.