Arrestato dai carabinieri di Marsala ladro di rubinetteria

comella-boris-arresto-carabinieriTenta di perpetrare un furto di rubinetteria presso la sede del Centro di Salute Mentale di via Trapani, a Marsala, e viene arrestato dai carabinieri. Si tratta di Boris Comella, 32enne marsalese pluripregiudicato per reati predatori che, appena il 12 settembre scorso, era stato scarcerato dalla detenzione domiciliare che stava scontando per un residuo pena per reati contro la persona. L’arresto in flagranza è stato effettuato dall’equipaggio di una pattuglia della Stazione di Marsala, sotto la guida del Maresciallo Capo Francesco Barbera, che si era portata sul posto a seguito  dell’allarme telefonico antintrusione scattato presso la Centrale Operativa della caserma di via Mazara. I due militari hanno riconosciuto il ladro, il quale vistosi ormai colto con le mani nel sacco, non ha posto alcuna resistenza ai militari, a cui consegnava anche un coltello che aveva in mano e che stava utilizzando quale arnese da scasso.

Arrestato dai carabinieri, quest’ultimi hanno effettuato un sopralluogo dei locali, accertando che il Comella aveva preso di mira i tre bagni della struttura asportandone la rubinetteria e facendo anche allagare tutto il piano. Nel primo bagno, infatti, vi era una vasca privata delle rubinetterie da cui fuoriusciva copiosamente acqua mentre negli altri due attigui vi erano i sanitari in porcellana spaccati e la rubinetteria in parte asportata ed in parte penzolante dai muri. In tale contesto, inoltre, i militari dell’Arma hanno rinvenuto per terra un martello da carpentiere utilizzato per staccare i sanitari ed uno zaino verde militare inzuppato d’acqua, con all’interno tutta la rubinetteria già smontata nonché altri arnesi da scasso.

Terminate tutte le verifiche nella sede dell’A.S.P. del Centro di Salute Mentale di via Trapani, a Marsala, e messi in sicurezza i locali, i Carabinieri della Stazione di Marsala hanno accompagnato il Comella a Villa Araba, presso la propria sede di via Mazara, per le formalità di rito. Comparso successivamente davanti al Giudice del Tribunale di Marsala, per il giudizio con rito direttissimo, per i fatti accaduti e visti i precedenti penali al Comella, veniva confermato l’arresto dei carabinieri e gli veniva applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari,  con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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