Antonio Vinci assumerà le funzioni di sindaco per i prossimi 18 mesi. Forse!
Il problema è ancora più ingarbugliato perchè, al di là che il vicesindaco si chiami Musillami o Vinci, questi non avranno mai certezza di poter portare al termine l'incarico; perchè una bella mattina potrebbe capitare che l'Adamo, alzatasi con il piede sbagliato, decidessi di dimettersi da sindaco, prima della pronuncia della Corte di Cassazione.
E’ Antonio Vinci il vicesindaco che assumerà le funzioni di sindaco per i prossimi 18 mesi, sempre se l’on. Giulia Adamo è ancora intenzionata a non dimettersi dall’incarico. Il prefetto di Trapani, sua eccellenza Leopoldo Falco ha sciolto le riserve notificando al primo cittadino l’interdizione dai pubblici uffici con effetto immediato, Per cui tutti gli atti posti in essere dall’Adamo subito dopo la lettura della sentenza sarebbero da intendersi nulli, compreso il “rimpastino” di giunta con il quale aveva elevato Benny Musillami a vicesindaco, al posto di Antonio Vinci.
Che confusione, non si sta capendo più nulla. Ricapitolando, l’onorevole Adamo non può fare il Sindaco perchè allo stato attuale, in base alla legge Severino, è interdetta dai pubblici uffici essendo stata condannata a 2 anni e 10 mesi per reati legati alla vicenda dell’Istituto per Audiofonolesi di Marsala verificatesi nel 2005 quando ricopriva l’incarico di Presidente della Provincia regionale di Trapani. L’Adamo, forse suggerita male dai suoi legali, ha contattato le forze politiche della città e subito dopo ha sostituito Vinci con Musillami. Giunta la notizia al Prefetto la notizia di questo passaggio politico, sua eccellenza Leopoldo Falco ha subito notificato l’atto dell’interdizione che avrebbe validità retroattivi, dalla pronuncia della sentenza di condanna. Oggi Marsala si sveglia con un due vice sindaci: uno, forse, regolarmente in carica, Antonio Vinci; l’altro, invece, Benny Musillami, nominato con atto deliberativo che sarebbe nullo.
Il problema è ancora più ingarbugliato perchè, al di là che il vicesindaco si chiami Musillami o Vinci, questi non avranno mai certezza di poter portare al termine l’incarico; perchè una bella mattina potrebbe capitare che l’Adamo, alzatasi con il piede sbagliato, decidessi di dimettersi da sindaco, prima della pronuncia della Corte di Cassazione. In questa malaugurata ipotesi si azzererebbe tutto e dopo un lungo periodo di commissariamento si finirebbe con il ritornare alle urne in primavera. Questa sera si riunirà il direttivo del PD per elaborare una strategia. Anche negli altri partiti c’è molto fermento. Da più parti si invoca il buon senso, la città non può permettersi, oltre alla beffa, il danno di non avere un governo cittadino. Sarebbe auspicabile, nell’interesse di tutti, il varo di una “amministrazione di salute pubblica”.