Annunciata la soppressione dei treni notturni Sicilua Roma. Sindacati e passeggeri insorgono

E’ scontro duro tra la Sicilia e Treni Italia circa la ventilata ipotesi di eliminare i treni notturni a lunga percorrenza da e per la Sicilia. Da più parti si leva il coro degli oppositori che definiscono il provvedimento una scelta vergognosa che mette in gioco lo stesso concetto di continuità territoriale, da sempre sbandierato dal governo nazionale.

Duuro è l’atto di accusa lanciato da Nello Musumeci nei confronti di Trenitalia dopo la pubblicazione dei nuovi orari dei treni nazionali che non prevedono più, a partire dal primo di ottobre, i treni notturni a lunga percorrenza da e per la Sicilia. “La scelta di Trenitalia assesta un durissimo colpo alla possibilità di crescita della Sicilia. E’ inammissibile – dichiara Nello Musumeci – pensare che i viaggiatori debbano scendere a Messina o Villa San Giovanni, attraversare lo Stretto e reimbarcarsi su un altro treno per raggiungere le proprie destinazioni: sarebbero scene da Far West. Senza sottovalutare le pesanti ripercussioni sul fronte della ricaduta occupazionale sia del personale viaggiante che degli addetti alla navigazione.”

Trenitalia cerca di placare gli animi e tenta di recuperare i rapporti “addolcendo  la pillola” dicendo che è vero che si accinge a cancellare i collegamenti Intercity Notte tra la Sicilia e Roma. L’ipotesi su cui si sta ragionando con il Ministero dei Trasporti, committente e finanziatore insieme al MEF di questo servizio, è la possibile rimodulazione dell’offerta: dalle attuali  quattro corse (due Intercity Notte Roma – Sicilia e due Sicilia – Roma) a due corse giornaliere, una da e una verso l’isola, sempre con partenze da Siracusa e Palermo in due sezioni che si congiungono e disgiungono a Messina.

La cosa continua a non piacere a Nello Musumeci il quale si chiede:”a questo punto a cosa servono gli enormi investimenti per il raddoppio della linea ferroviaria Palermo – Messina per velocizzare i collegamenti se si cancellano le tratte dirette da e per il resto dell’Italia?”

Trenitalia annuncia che la rimodulazione prevedrebbe l’accorpamento dei due treni in un unico convoglio a composizione maggiorata (con più vetture e una capienza di 792 posti) in grado non solo di soddisfare ampiamente la domanda espressa fino a oggi, ma di assorbirne ancora altra, e in abbondanza. In ogni caso, nei periodi dell’anno dove la domanda è solita crescere (periodo estivo, festività natalizie e pasquali), d’intesa con il MIT, sarebbe predisposta un’offerta straordinaria ad hoc.

Nello Musumeci, temendo che sia un vile tentativo per tagliare progressivamente i collegamenti diretti da e per Roma accusa il Governo Crocetta che, con la sua latitanza, ha causato la subalternità dell’esecutivo nei confronti dell’Azienda ferroviaria.

Quest’ultima replica asderendo che: “il nuovo Contratto di Servizio fra lo Stato e Trenitalia ha individuato e assicurato le risorse finanziarie necessarie a preservare il perimetro dei cosiddetti Servizi Universali, i cui ricavi da tariffe non sono sufficienti a coprire i costi di effettuazione, prevedendo anche maggiore qualità per tutta l’offerta Intercity Giorno e Notte, compresa quella che interessa l’isola”.

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