ANM, tre giorni di manifestazioni davanti al Palazzo di Giustizia a Trapani
Nelle prossime giornate del 22, 23 e 24 giugno 2015, nel Palazzo di Giustizia di Trapani, sarà realizzato un momento pubblico di riflessione e confronto, in modo da diffondere una corretta informazione sull’attività giudiziaria, sensibilizzare sulle condizioni di lavoro dei magistrati e chiedere, con forza e determinazione, ancora una volta, pronti e congrui interventi da parte di Governo e Parlamento al fine di colmare le lacune e le mancanze organizzative in cui versa il settore Giustizia.
Durante la ordinaria celebrazione delle udienze civili e penali, tutti i magistrati daranno lettura di un comunicato predisposto dai vertici nazionali dell’ANM, al fine di evidenziare e partecipare agli utenti il concreto e reale stato di difficoltà del settore giustizia e le attività di supplenza svolte dalla magistratura.
Alle ore 11,00 di martedì 23 giugno 2015 i magistrati sospenderanno per un’ora la loro attività e inviteranno i presenti a partecipare ad una assemblea aperta a tutti i magistrati togati ed onorari, al personale amministrativo ed all’avvocatura.
Si tratteranno le criticità del settore Giustizia e verranno evidenziate le concrete attività di supplenza esercitate nei vari settori dell’attività giudiziaria, con particolare attenzione alla mancanza di cancellieri durante lo svolgimento delle udienze civili, all’assenza degli ufficiali giudiziari nelle udienze penali e alla connessa difficoltà di garantire l’osservanza del divieto di comunicazione dei testimoni tra loro e con le parti (art. 149 disp. att. c.p.p.).
Saranno, inoltre, installati dei contatori che misureranno il tempo trascorso dall’ultima assunzione del personale amministrativo e la durata delle scoperture di organico dei magistrati. La Sottosezione dell’ANM di Trapani, di cui i magistrati Samuele Corso e Fiammetta Lo Bianco sono rispettivamente Presidente e Segretario dell’Associazione Nazionale Magistrati di Trapani, invita gli organismi rappresentativi dell’avvocatura, del personale amministrativo e della magistratura onoraria a predisporre documenti da presentare e discutere in occasione dell’assemblea, nella consapevolezza che la macchina della Giustizia può funzionare solo se tutti gli operatori sono uniti e impegnati per farla funzionare.