All’Ospedale di Marsala assunte negli ultimi mesi 99 unità
Lo sblocco del concorso già avviato dall’Azienda sanitaria provinciale di Trapani per il posto di primario del reparto di Anestesia e rianimazione dell’ospedale Paolo Borsellino di Marsala, da parte dell’assessorato regionale alla Salute. E’ stata questa la richiesta fatta a gran voce dai primari del nosocomio marsalese nel corso dell’incontro con il direttore sanitario dell’ASP Salvatore Requirez e con il nuovo direttore medico di presidio Francesco Giurlanda. Con gli 11 anestesisti oggi in servizio e una migliore razionalizzazione dei turni, questo permetterebbe di utilizzare almeno quattro delle cinque sale operatorie dell’ospedale e dare una risposta in termini di servizi all’utenza e un abbattimento delle liste d’attesa per gli interventi.
L’altra richiesta per la maggioranza dei primari è stata quella di personale, in particolare infermieristico. Requirez ha però comunicato i numeri delle assunzioni fatte su Marsala negli ultimi mesi: 35 medici, di cui 14 a tempo indeterminato e 64 del comparto, tra cui 47 infermieri e 13 operatori sociosanitari. Cifre che certo non bastano – ha continuato Requirez – perché c’è una reale carenza d’organico in questo ospedale, come del resto in tutti gli altri presidi della provincia. Per il caso dell’ortopedia, anche questa sotto organico, l’amministrazione ha provato tutte le procedure per il reclutamento di ortopedici ma fino ad ora con esiti negativi. Tutti i primari però hanno concordato come, rispetto allo scorso anno, ora possono effettuare maggiori prestazioni e offrire più servizi all’utenza.
E’ stata segnalata in alcuni reparti anche la mancanza o longevità di alcune strumentazioni, ma anche l’opportunità di acquisirne altre così da poter effettuare nuove metodiche interventistiche, e il direttore sanitario ha concordato, assicurando che agirà affinché siano velocizzate le procedure d’assegnazione.
Il primario di Diabetologia Filippo Maggio ha precisato come il suo reparto sia l’unico riferimento ospedaliero in provincia per le patologia endocrine e centro di riferimento aziendale per i pazienti diabatici in terapia con microinfusore con servizio H24, effettuando inoltre 6.500 prestazioni ambulatoriali l’anno.
“Certo, siamo in una situazione d’incertezza complessiva – ha concluso Requirez – non dipendente dalla nostra azienda, e questo comprendo possa ingenerare un po’ di irrequietezza, ma vi assicuro che il Dea di I livello non ce lo toglierà nessuno, come nessuno toglierà un solo posto letto in provincia di Trapani. E’ stato un incontro fruttuoso, perché oggi abbiamo parlato più che di cosa già facciamo, di come lo possiamo fare meglio e soprattutto di quello che non facciamo e vedere invece come lo possiamo fare”.
Insieme al capo del servizio tecnico dell’ASP Francesco Costa, poi è stata effettuata una ricognizione per individuare i locali per la costruzione di una camera bianca per la preparazione dei farmaci chiemioterapici, e per il reparto di malattie infettive, che sarà trasferito da Trapani a Marsala, oltre che potenziato.
Soddisfazione sugli esiti dell’incontro è stata espressa dal commissario dell’ASP Giovanni Bavetta.
“Non capisco quale logica politica perversa possa avere un manager a voler penalizzare una città di 80.000 abitanti – ha commentato Bavetta, riferendosi ad alcuni notizie riportate dalla stampa locale – o a non completare un ospedale così grande e bello per come è stato ben strutturato nella bozza di rete ospedaliera. Speriamo nelle prossime settimane di completare gli organici, ma di tutti i presidi. Non serve infatti la companilistica polemica di difendere un solo ospedale, ma dobbiamo sforzarci di perseguire il modello di un unico grande presidio ospedaliero dell’Asp di Trapani per intensità di cura. L’ospedale di Marsala , Dea di I livello, dove attiveremo anche l’oncologia e la camera bianca, avrà un ruolo importante, ma sempre inserito in un contesto provinciale, per mettere in condizioni ai cittadini tutti di avere una sanità efficiente efficace e sostenibile nel futuro. Chiedo scusa infine, oltre che agli operatori sanitari – che ringrazio per aver lavorato finora in queste condizioni e in particolare quelli del pronto soccorso – e ai cittadini tutti per il disagio, e li prego di avere ancora pazienza per qualche mese, quando finalmente attraverso mobilità e concorsi, completeremo gli organici di centinaia di altri medici specialisti, infermieri , oss e personale amministrativo”.