Alla scienziata marsalese Anna Grassellino la più alta onorificenza del Rotary

Sarà assegnato ad una giovane donna marsalese la più alta onorificenza del Rotary Club Marsala Lilybeo – Isole Egadi. La destinataria del prestigiosissimo “Paul Harris” è la dottoressa Anna Grassellino, la scienziata già premiata da Obama. Anna Grassellino, figlia di Vincenzo e Anna Maria Angileri,   Deputy Head della Divisione Tecnica al Fermilab negli Stati Uniti. Laureata in Ingegneria elettronica all’Università di Pisa nel 2005.  Ha conseguito un dottorato in Fisica all’Università della Pennsylvania. Svolge attività di ricerca dal 2008 e al Fermilab dal 2012, prima come postdoc e attualmente come scienziata e group leader, nel settore della fisica applicata e delle tecnologie dei superconduttori. In un articolo di D di Repubblica viene definita come “uno dei nomi più importanti della fisicaondiale”.

 

Il Rotary Club Marsala Lilybeo – Isole Egadi, presieduto dalla professoressa Francesca Gerardi, consegnerà il più celebre fra i premi del service venerdì 13 luglio prossimo alle ore 19:00 alla giovane scienziata rientrata a Marsala per trascorrere qualche giorno con la famiglia. Anna Grassellino, alle presenza delle massime autorità cittadine e dei vertici del Rotary riceverà il premio “Paul Harris” nella splendida cornice dell’Ente Mostra di Pittura Città di Marsala, presso l’ex Covento del Carmine.

Per la cronaca, l’ex Presidente degli USA Barack Obama ha conferito alla Grassellino, nel gennaio 2017, il premio Pecase, il massimo riconoscimento che il governo degli Stati Uniti offre a giovani e promettenti professionisti nel settore della ricerca scientifica. Anna Grassellino si era distinta per il lavoro sulle cavità superconduttive a radiofrequenza, utilizzate negli acceleratori di particelle di ultima generazione. La scienziata marsalese e il suo gruppo di ricerca hanno infatti progettato e realizzato un nuovo tipo di cavità risonanti per acceleratori, sviluppando una tecnologia per introdurre una piccola concentrazione di azoto sulla superficie interna di niobio delle cavità. In questo modo hanno triplicato il fattore di qualità – una misura della capacità delle cavità di accumulare energia – rispetto al migliore risultato precedente. “Questa scoperta – spiega la scienziata – potrà consentire di ridurre il costo di raffreddamento dell’acceleratore del 50%, per un risparmio complessivo di centinaia di milioni di dollari. Infatti, raffreddare l’acceleratore alla temperatura dello spazio profondo rappresenta uno dei maggiori costi di funzionamento di un acceleratore. Attualmente, stiamo studiando applicazioni di questa tecnologia nel campo della medicina e dell’ingegneria quantistica”.

La carriera di Anna Grassellino negli Stati Uniti è fulminea: a Chicago, in soli quattro anni, ha raggiunto il grado di “scientist”, l’equivalente del nostro professore associato. Dopo essere entrata come ricercatrice è diventata leader di un gruppo di una trentina di ricercatori e oggi gestisce un budget di ricerca di alcuni milioni di dollari, che le è stato messo a disposizione dall’università di Chicago.  Eppure dichiara: “Non tornerò in Italia perchè in America ho la mia carriera, il mio centro di eccellenza, grandi infrastrutture, grandi risorse. E poi Stephen, George, Marie, i miei bambini, sono americani. E nei prossimi mesi diverrò una cittadina Usa anch’io”.

 

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