Il Rapporto mette pure in luce “il crescente protagonismo dei giovani”: nella prima metà del 2016 “l’occupazione giovanile in agricoltura è cresciuta dell’11,3% in Italia, e del 12,9% al Sud”. In forte crescita anche l’imprenditorialità giovanile agricola, con un saldo positivo – nei primi mesi del 2016 – di quasi 20mila imprese al Sud. “Il maggior contributo – rende noto il Rapporto dello Svimez – è venuto dalla Basilicata, dalla Calabria e dal Molise, seguite a ruota da Campania, Sicilia e Sardegna”. Tuttavia, questi andamenti incoraggianti sono ancora “insufficienti ad assicurare un adeguato ricambio generazionale” a causa “dell’inerzia degli squilibri del passato”.
Agricoltura, il sud cresce mettendo in campo le sue migliori risorse: i giovani
Qualcosa si muove nel Mezzogiorno d´Italia, è il comparto agricolo che registra un incoraggiante +7.3% rispetto all’anno precedente. I dati contenuti nel Rapporto Svimez-Ismea sull’agricoltura del Mezzogiorno fotografano un Sud che inverte tendenza e va meglio del Centro Nord. Il meridione, oggi, riparte grazie all’agricoltura. Lo sottolinea il Rapporto Ismea-Svimez sull’agricoltura nel Mezzogiorno, presentato oggi pomeriggio a Roma, alla Camera dei Deputati. “L’agricoltura diventa protagonista della ripresa economica: crescono valore aggiunto, esportazioni, investimenti e occupazione, al Sud ancor più che al Nord”. Lo dichiara Michela Giuffrida membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del parlamento europeo.
Nel 2015 il Pil del Mezzogiorno registra una crescita dello 0,8%, a fronte dello 0,5% nel Centro-Nord, e “protagonista della ripresa dell’economia meridionale è l’agricoltura: la sua crescita (+7,3%%) è molto maggiore di quella dell’agricoltura del Centro-Nord (+1,6%) e, nell’area, estremamente migliore di quella dell’industria (-0,3%) e dei servizi (+0,8%)”. Se il valore aggiunto agricolo, nel 2015, in Italia ha superato i 33 miliardi, tra 2014 e 2015. “L’incremento in termini reali – osserva lo Svimez – è stato del 7,3% al Sud contro l’1,6% del Centro-Nord”. Calabria e Campania sono le regioni trainanti, con aumenti del valore della produzione superiori al 40%”.
Un Sud, quindi, capace di crescere e di sfruttare le sue migliori risorse. “Il trend positivo già registrato l’anno scorso migliora e conferma il settore agricolo come quello con maggiore potenziale di crescita – continua la Giuffrida –. È proprio su questo comparto che devono concentrarsi gli sforzi per favorire gli investimenti. La strada é già segnata: l’agricoltura cresce del 7,3% (molto di più rispetto al nord che segna un +1.6% ) crescono del 20% gli iscritti alle facoltà di agraria, crescono gli occupati, cresce l’imprenditoria giovanile. “Alle istituzioni – prosegue l’Eurodeputata siciliana – spetta il compito, il dovere, di accompagnare e facilitare la crescita dell’agricoltura attraverso il ritorno dei giovani alla terra, la semplificazione burocratica, la detassazione, le misure per il primo insediamento e, soprattutto, l’accesso al credito”.
I giovani in agricoltura sono imprenditori preparati e formati, che portano innovazione e agiscono nel segno della multifunzionalità. Oggi agricoltura vuol dire anche energie rinnovabili, parchi, agriturismo, formazione, inclusione sociale, internazionalizzazione. Operare in questo comparto non può prescindere da un corretto e costante dialogo con l’Europa per coglierne tutte le opportunità. “Sono i giovani – conclude Giuffrida – quelli che meglio possono interpretare questo cambiamento, e per questo vanno sostenuti e incentivati”. Il Sud non può che ripartire dal suo territorio, ricchezza in grado di dare una concreta prospettiva occupazionale e imprenditoriale ai nostri giovani”.