Aeroporto Trapani Birgi, pronti: bando e fondi, ma difficilmente Ryanair ritornerà sui propri passi

Tempi “svizzeri” per il varo del nuovo nuovo bando per far ritornare appetibile il Vincenzo Florio di Trapani Birgi. All’Aigest, la società mista che gestisce l’aerostazione preferisce chiamarlo piano finalizzato a favorire l’incremento delle presenze turistiche nel territorio, mentre Ryanair che ne ha beneficato a lungo termine e senza mai attingere da un bando pubblico lo aveva battezzato piano di co-marketing.

Al di là del nome più o meno appropriato altro non è che un “surplus”, un contributo a fondo perduto, un aiuto economico, un incentivo per far si che una compagnia aerea decida di spostare due, tre aerei e garantisca, con un trentina di trattate il transito di un milione, un milione  e mezzo di passeggeri l’anno. Di fatto è solo una questione di denaro, si, ma di denaro “facile”. Anche se non si capisce il perchè di tale imposizione, visto che i velivoli da e per il Trapani Birgi, hanno volato quasi sempre con i posti tutti esauriti. Basterebbe una tassa aeroportuale di 3 euro a passeggero per risolvere ogni problema. Così non piace a Rynair e, quindi, o subito o vado via. E così ha fato.

La bozza, che è stata redatta tenendo conto delle motivazioni che hanno determinato la bocciatura del precedente da parte del Tar, in accoglimento di un ricorso dell’Alitalia, è stata consegnata alla Regione dal presidente di Airgest, la società che gestisce i servizi a terra dello scalo, Paolo Angius.

Ora che il denaro c’è, e 13 Comnisono disponibili pure ad autotassarsi per far ritornare a vollare al Trapani Birgi, sicuramente Ryanair troverà il modo per far rientrare alla base.
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Commenti

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    Pietra 7 anni

    Puntare sulla ferrovia altro che! È già esistente e basterebbe raddoppiare i binari per collegare Palermo a Trapani in mezz’ora! I nuovi padroni americani di Italo potrebbero essere interessati a portare anche l’alta velocità visto le condizioni favorevoli del territorio. Il distretto turistico dovrebbe essere Agrigento-Trapani-Palermo invece di litigare e dividersi sotto i campanili. Un unico aeroporto con servizi ferroviari veloci di collegamento, ancora coi pullman stiamo e vorremmo far credere di essere sviluppati turisticamente.