“Scramble”, due Eurofighter si alzano dall’Aeroporto Militare di Trapani, fortunatamente non era una minaccia
Attimi di tensione ieri pomeriggio all’Aeroporto Militare della base aerea di Trapani Birgi per la presenza sui radar di un aereo sospetto. Malgrado i numerosi tentativi della torre di controllo non era possibile comunicare via radio col pilota.
Scattato lo stato di allerta due caccia intercettatori, Eurofighter F2000, da pochi mesi in dotazione del 37/° Stormo dell’Aeronautica Militare presso l’Aeroporto di Trapani, si sono alzati in volo. Scopo della missione, ovviamente, la difesa dello spazio aereo ed accertare le intenzioni del pilota che, più volte invitato ad identificarsi, non rispondeva alla radio.
Sicuramente in un clima così “caldo”, come quello che si sta vivendo in questi giorni, si sarà pensato al peggio, ad una “violazione” dello spazio aero da un velivolo non identificato. E ancor peggio quali fossero le intenzioni.
I due caccia intercettatori decollati da Birgi hanno affiancato il velivolo nei pressi di Comiso (Ragusa), a circa 4000 piedi di quota sul mare e identificato in un Cessna maltese, decollato da Malta. Non era stato possibile identificare l’aero via radio, in quanto il piccolo aereo da turismo aveva perso il contatto radio.
I caccia intercettori Eurofighter F2000, informa l’Aeronautica Militare, hanno istruito in volo il Cessna cosicché potesse ristabilire le comunicazioni con gli enti del traffico aereo. Terminata l’intercettazione i caccia hanno ricevuto l’autorizzazione al rientro sull’aeroporto militare di Trapani Birgi.