Aeroporti siciliani, si va verso la gestione autonoma regionale degli scali

Il Sottosegretario Vincenzo Santangelo ha partecipato alla Conferenza “Aeroporti e Aerei per la Sicilia” svoltasi ieri a Catania alla presenza, tra gli altri, del Ministro Danilo Toninelli.

E’ la gestione aeroportuale regionale unitaria la soluzione concreta ed immediatamente praticabile per la crescita della Sicilia. Ciò è quanto emerso ieri a Catania nel corso dell’incontro a cui ha partecipato tra gli altri il Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli:

“Il nostro modello di gestione unica pubblica delle società di trasporto aereo rappresenta un’idea concreta, immediatamente percorribile adesso che tutte le società di gestione degli aeroporti siciliani sono in mano pubblica, in grado di garantire immediati vantaggi a tutto il territorio, specialmente al Sud Italia” così ha sostenuto il Sottosegretario Santangelo.

“Questo rappresenta il momento ideale per perseguire questa strategia – ha continuato il Sottosegretario – che gioverebbe a tutti gli scali, principali e secondari, che potranno lavorare in sinergia tra loro e stare sul mercato come unico prodotto anche ai fini dell’offerta turistica da promuovere nel mondo: quella di “Destinazione Sicilia”.

“Occorrerebbe dunque scongiurare qualsiasi intento di privatizzazione e permettere ad una delle Regioni più grandi d’Italia di portare avanti questo prodotto di destinazione unica siciliana.
Il potenziale della Rete aeroportuale unitaria emerge dal confronto con le Isole Baleari, una realtà con un quinto degli abitanti della Regione siciliana che riesce ad accogliere più del doppio dei passeggeri”.

Quello proposto è un sistema come quello delle Baleari, che ben applicato in Sicilia potrebbe immediatamente triplicare o quadruplicare gli arrivi. Da non sottovalutare anche il fatto che prima o poi anche i grandi aeroporti arriveranno ad un punto in cui non si potranno più espandere, e quindi avranno tutto l’interesse e il bisogno di operare in sinergia con aeroporti più piccoli limitrofi.

La Rete aeroportuale proposta da Santangelo avrebbe anche il merito di evitare distorsioni di mercato aeroportuale con conseguenti ripercussioni sullo sviluppo del territorio. Non è in discussione l’importante ruolo assunto dai vettori aerei che sono in grado di spostare milioni di passeggeri, ma riteniamo necessaria una programmazione che tenga conto di tutti gli aeroporti e delle risorse pubbliche disponibili, per evitare che lo spostamento da un aeroporto all’altro di un vettore possa arrivare persino a causare la crisi di uno scalo.

In questa programmazione è necessario garantire che gli aeroporti secondari siano in grado di stare sul mercato e quindi probabilmente quella di raggrupparli e metterli a sistema può essere un’ottima soluzione. Quindi non solo una soluzione che va in controtendenza, ma anche un progetto di sviluppo, immediatamente percorribile, per la crescita del Meridione e di tutto il Paese.

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