Adoc di Tarapani: “basta con le disfunzioni e inefficienze della sanità”

Trapani_Ospedale_S_Antonio_Abate_2276Strani i casi del destino, quando il vertice dell’Asp di Trapani aveva pensato di finire su tutti i giornali come esempio i efficienza e funzionalità, attribuendo premi di benemerenza ai sanitari che si erano distinti nell’esercizio delle proprie funzioni; due tegole piovono sulla sanità del nosocomio trapanese. Le due morti sospette delle ultime settimane, il bimbo con la meningite scambiata per influenza ed il settantenne sotto infarto non curato fino a quando era ormai troppo tardi per intervenire; hanno spinto l’Adoc di Trapani a presentare un documento di denncia

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

“I recenti episodi definiti di “malasanità” verificatisi nell’ambito territoriale dell’Asp di Trapani (oggi Ospedale S. Antonio) che hanno riempito gli spazi della cronaca dei mezzi d’informazione in questi giorni, ci inducono a intervenire per affermare a chiare lettere che sono fatti annunciati e conseguenza diretta di quella scellerata politica dei tagli indiscriminati nella sanità, portata avanti senza nessun criterio.

Dopo anni di sprechi consumati sotto gli occhi e nel silenzio di tutti, si pensava che i tagli avrebbero dovuto, oltre a ripristinare un equilibrio nei conti, garantire un miglioramento dei servizi erogati.

Invece le carenze continuano e si aggravano ogni giorno a causa di un’endemica disorganizzazione e della penuria di personale ( vedi le estenuanti e incivili attese nei “pronto soccorso”; poi ci si meraviglia per i gravi episodi verificatisi)  che procurano intollerabili costi e disagi a danno dei cittadini, costretti a girovagare per il territorio  provinciale a causa dello spostamento dei reparti, dei centri di diagnosi specialistiche, o analisi, da un ospedale all’altro.

E’ questa la nuova sanità che si offre alla cittadinanza, con ospedali svuotati delle loro attività, non solo quelle specialistiche  ma anche quelle normali, caricando altre strutture inverosimilmente, con la conseguenza di un sovraffollamento delle stesse?

Questa razionalizzazione, principio amministrativo sano, dall’esperienza vissuta sulla pelle dei pazienti, è fortemente inquinata dalla politica, che sacrifica la meritocrazia a favore della vicinanza partitica e da un anacronistico campanilismo.

In questo contesto s’inserisce perfettamente l’esempio eclatante della tanta agognata e strombazzata radioterapia in provincia di Trapani.

Ricordiamo per la cronaca che sono stati programmati alcuni anni fa ben due centri: uno a Mazara del Vallo legato alla ritardata ricostruzione dell’Ospedale Abele Aiello, e l’altro a Trapani presso l’Ospedale S.Antonio la cui realizzazione è ancora in alto mare.

Sarebbe bastato a suo tempo, come auspicato da noi, attrezzare e adeguare il sottoutilizzato nuovo ospedale di Marsala con notevole risparmio per l’erario.

Oggi avremmo sicuramente, e da qualche tempo, una radioterapia funzionante. Invece continuano i disagi della gente che è costretta a farla non solo fuori dalla provincia di Trapani ma addirittura spesse volte fuori anche dalla Sicilia, con grave dispendio di denaro e notevoli disagi, in quanto le strumentazioni dei centri esistenti, nonostante la grande professionalità del personale addetto, sono tecnologicamente superate o per la lungaggine dei tempi di attesa.

Oggi purtroppo come ieri vale ancora il nostro detto che il miglior ospedale è l’aereo soprattutto per le esigenze dei malati con gravi patologie.

Non sono giustificabili le lunghe e vergognose attese per effettuare le prenotazioni di visite, esami diagnostici ( ancora oggi non possono essere fatte telefonicamente) o per pagare il ticket.

Ci si chiede questa informatizzazione tanto pubblicizzata ed enfatizzata quando diventa operativa ?

Segnaliamo anche un grave atteggiamento organizzativo discriminatorio consistente nel fatto che se si paga la visita o l’esame queste sono effettuate in un lasso di tempo ragionevole, ed alle volte subito, mentre gli altri mortali devono aspettare il loro turno che si può protrarre nel tempo anche per parecchi mesi.

Poi accade che al momento delle visite o a quello degli esami non si rispettano gli orari e si reiterano le attese anche per ore sempre a causa della carenza di personale.

Per non parlare poi di quello che vediamo nei reparti, caratterizzati nella stragrande maggioranza da edifici, mobilio ed attrezzature fatiscenti e comunque non consoni ad un luogo di cura.

Non manca neanche la confusione organizzativa vissuta in modo insopportabile dalla gente.

Quindi è oltremodo scandalosa la ricerca di capri espiatori nel personale che ogni giorno è alle prese con le tante disfunzioni di un sistema da terzo mondo, quando le responsabilità sono chiaramente da attribuire a chi gestisce politicamente la sanità ed ai suoi figli diretti, gli strapagati Direttori Generali, la cui insufficienza è sotto gli occhi di tutti a ben vedere anche gli episodi che si verificano in tutta la Sicilia”.

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