Acquistano carburante con carte di credito clonate, arrestati dai Carabinieri
L’11 febbraio, alle prime luci del mattino, presso il distributore Q8 di via Vittorio Emanuele III, militari della Stazione Carabinieri di Campobello di Mazara, diretti dal Capitano Fabio Manzo, allertati da una segnalazione del Nucleo Antifalsificazione Monetaria Carabinieri di Roma, a seguito di servizio di osservazione e a pregressa attività di accertamento, traevano in arresto per indebito utilizzo di carte di pagamento in concorso continuato, due cittadini rumeni, entrambi residenti a Marsala: Danut Florin Marian, di trentasei anni; Constantin Catalin Munteanu, trentacinque anni.
I due giungevano intorno alle ore cinque del mattino, orario di chiusura, presso il citato distributore, a bordo di una vettura con targa rumena e di un furgone cabinato, inserivano delle tessere magnetiche all’interno della colonnina di pagamento self service e, una volta abilitato il pagamento, iniziavano a riempire un bidone di acciaio situato dentro al furgone. A quel punto i militari, appostati nei pressi del distributore, intervenivano bloccando i due malviventi. Nell’immediatezza, accertato che i rei stavano effettuando prelievo di carburante a mezzo di carte la cui provenienza risultava sconosciuta, venivano sottoposti a perquisizione personale e domiciliare, attività che portava al ritrovamento e al sequestro del materiale:
- 5 (cinque) bidoni in lamiera (capacità 200 lt) e n. 1 (una) tanica di plastica (capacità 1.000 lt) per contenere carburante, posti all’interno del furgone cabinato;
- 195,00 lt di gasolio, prelevato illecitamente e già all’interno del fusto di acciaio;
- somma contante di 1.840,00 euro, rinvenuta sulla persona di Marian;
- 11 (undici) tessere magnetiche marca PAYBACK ESSO, con relativi codici pin;
- 2 (due) tessere magnetiche marca “Auchan”, con relativi codici pin;
- 2 (due) scontrini attestanti pregressi prelievi illeciti di carburante per un valore complessivo di 1.001,00 lt di carburante.
Durante l’attività di perquisizione, i due rumeni ammettevano che le carte rinvenute nella loro disponibilità erano clonate. Le tessere fungevano da supporto fisico e sulle stesse venivano caricati dati clonati di qualsiasi carta di pagamento. Inoltre, ai soggetti fermati veniva attribuito anche il prelievo di carburante del giorno prima, accertato attraverso le telecamere e gli scontrini da poco rinvenuti. Tenuto conto della gravità del fatto, i malviventi venivano tratti in arresto per il reato di indebito utilizzo di carte di pagamento senza esserne titolare. Venivano la sera stessa posti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, avvenuta il giorno 13 febbraio presso il Tribunale di Marsala che convalidava l’arresto disponendo la misura cautelare dell’obbligo di dimora.