“Abuso di legge 104”, un esposto chiede l’avvio di una inchiesta a Marsala
Il Comitato contro gli abusi della legge 104 denuncia un vero e proprio sistema di lottizzazione di cattedre basato sul principio dei benefici di legge
Legge 104, scoppia la “guerra fra poveri” nel mondo della scuola. Un esposto è stato presentato alla Procura della Repubblica dei Tribunali di Trapani e Marsala, al Prefetto di Trapani e all’Ufficio Scolastico provinciale, per i cosiddette abusi della legge 104, la stessa che consente ai dipendenti pubblici di ottenere le sedi di lavoro nelle vicinanze di familiari da assistere e di poter impiegare tre giorni di permesso al mese per aiutare i propri cari gravemente ammalati, invalidi o diversamente abili.
L’esposto, a cui segue ovviamente una indagine, è stato presentato dal “Comitato contro gli abusi della legge 104/92”, recentemente costituito da 100 insegnanti, residenti in provincia, ma titolari di cattedre in altre Città. Essi chiedono alle Autorità preposte serrati controlli sui loro colleghi che, pur non avendo i necessari titoli, lavorano nelle città di residenza per aver abusato della legge 104 del 92, facendosi riconoscere assistenti, “sulla carta” di familiari non autosufficienti.
Il “Comitato contro gli abusi della legge 104/92” denuncia un vero e proprio sistema di lottizzazione di cattedre basato sul principio dell’inamovibilità dell’insegnante che dichiara di assistere ammalati gravi o portatori di handicap, ai danni di tanti loro colleghi che, pur essendo di ruolo da tanti anni ed aver maturato alti punteggi, sono costretti a lavorare in altre province non patento ottenere l’avvicinamento a casa. La cosa che salta all’occhio è il numero altissimo di insegnanti che usufruisce dei benefici della 104; seppure tra loro ci saranno tantissimi insegnanti che ne hanno diritto, ed è giusto che ne godano i benefici previsti dalla legge.
Il “Comitato contro gli abusi della legge 104/92”,pertanto, chiede alla magistratura una accurata revisione delle certificazioni presentate negli ultimi anni dai docenti aspiranti ai trasferimenti, utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per accertare eventuali casi di falsi invalidi o falsi assistenti e, quindi, la revoca delle agevolazioni e dei vantaggi ottenuti.
