A pochi mesi dal voto regna la confusione negli ambienti politici… per Marsala non c’è futuro
Il voto divide lo scenario politico: crescono i consensi per Di Girolamo mentre la città attende il "ritorno" di Lombardo; intanto il centro destra è scomparso!
A pochi mesi dal voto lo scenario politico di Marsala è sempre più confuso ed incerto. Il Centro Destra, sempre se esiste in questa città, tace. Il Nuovo Centro Destra ha perso i suoi referenti in Consiglio Comunale mentre Forza Italia perde pezzi ed è continuamente alla ricerca di un candidato a sindaco. La stessa area che aveva sostenuto Ombra alle scorse amministrative e che hanno fatto opposizione all’Amministrazione Adamo sta scomparendo e molti consiglieri ed interi gruppi si sono avvicinati alla sinistra. Stessa aria di incertezza si registra in seno al Movimento 5 Stelle, dove i due meetup si sono scontrati con il risultato che una frangia di attivisti ha lasciato il movimento. Antonio Angileri si candiderà per il Movimento 5 Stelle, mentre l’avvocato Vincenzo Forti ha accettato la candidatura a sindaco nella lista civica S.O.S. Marsala. Altra candidatura “fai da te” è quella del musicista Patrizio Sala che l’ha annunciata da mesi. La ventilata ipotesi della candidatura di Salvatore Lombardo a sindaco, successivamente rimodulata in appoggio esterno ad un ipotetico candidato ha frenato la scesa di Enzo Sturiano, presidente del Consiglio Comunale in carica. Quest’ultimo farà squadra con Lombardo in ogni caso.
Allo stato attuale, piaccia o non piaccia, il candidato sindaco è Alberto Di Girolamo. Ha vinto le primarie e pertanto ha avuto di già la “legittimazione” di circa 6 mila elettori che andando alle urne del PD hanno dato un senso ed un valore alle Primarie del Partito Democratico di Marsala. I problemi, purtroppo, sono ben altri e nascono proprio dalle diverse anime del PD, da sempre contrastanti e in guerra fra loro. Invidia, gelosia e brama di potere in politica sono sentimenti comuni e il PD marsalese non è immune al loro “fascino”.
Nel partito democratico si individuano almeno 3 correnti – se non di più – oltre a quella di Di Girolamo.Due sono rappresentante dai renziani di Anna Maria Angileri e Luigi Giacalone, entrambi candidati alle primarie, la terza è la vecchia guardia ancora riconducibile al commercialista Gino Ingianni e notaio Salvatore Lombardo. E sono proprio quest’ultimi a non fare dormire sogni tranquilli al candidato ufficiale del PD. La scorsa settimana è bastato far circolare la voce di un ipotetico “ritorno” di Salvatore Lombardo a candidato sindaco di Marsala per aver creato un vero e proprio terremoto politico. Appena 24 ore dopo la notizia venne smentita, ma solo in parte.
Il notaio non è intenzionato ad occupare alcuna poltrona ma, non credendo nelle potenzialità del dottore Di Girolamo, sta cercando un candidato forte, determinato e capace a far traghettare questa sonnolente città verso lidi più interessanti. Lombardo ricorda di aver lasciato una città viva, solare, in crescita e dopo 14 anni la realtà è tutt’altra. Da qui il suo interessamento a dare una mano concreta in vista della prossima tornata elettorale. Negli ultimi giorni, in quota alla leadership di Salvatore Lombardo, sono stati fatti i nomi più disparati e allo stesso tempo i meno probabili, come Grillo ed Ombra. Il notaio non ha dimenticato che Massimo Grillo blocco sul nascere la sua ascesa al Parlamento Nazionale, mettendo la parola fine alla sua attività politica. Per quanto riguarda Massimo Ombra che, non ha mai escluso, come famiglia, di avere grossi interessi economici sullo sfruttamento del porto della città, non ne fa certamente il candidato ideale.
L’asso nella manica potrebbe essere l’avvocato Stefano Pellegrino, stimato professionista, persona seria ed integerrima; anche se politicamente “sfortunato”, per due volte tentò la candidatura per uno scranno di Palazzo dei Normanni senza riuscirvi. Pellegrino allo stato attuale è l’unico candidato forte da poter mettere in difficoltà Di Girolamo, inoltre raccoglierebbe parecchi voti pure dal centro destra e da una parte di Forza Italia in città. Allo stato attuale si sa solo che non intende candidarsi. Non ha tutti i torti, fare il sindaco impone tanti sacrifici e lui che dirige diversi studi legali dovrebbe mettere in serio pericolo la sua attività lavorativa.
Intanto il tempo trascorre inesorabile e sempre più gente, in città, pensa che alla fine Salvatore Lombardo, scioglierà le riserve e, magari 24 ore prima del termine ultimo presenterà la propria candidatura. Gran parte dei cittadini se lo aspettano, molti di essi hanno riconosciuto al notaio Lombardo grandi doti nella guida della città dal ’93 al 2001. Al dottore Di Girolamo non resta che andare avanti con l’individuazione degli alleati, la scelta dei candidati al consiglio comunale, l’individuazione degli assessori, la redazione del programma elettorale e la costituzione di una, se non due, liste civiche a supporto di quella ufficiale del PD.
Per il momento le altre forze politiche non si pronunciano. Guai a sbagliare “carro”; solo quello dei vincitori transita un numero maggiore di consiglieri comunali al Palazzo di Città. Evidentemente, non è questione di ideologia, di colore politico, di pensiero o dottrina; ma solo di opportunismo. Anche gli elettori hanno perso la “fede”e sono facilmente malleabili con: blande “promesse” – che non saranno mai mantenute -, il rifacimento della pubblica illuminazione in qualche zona che non funziona, un paio di buche riparate dirimpetto l’abitazione, le mielose attenzioni di un medico della mutua o di un suo assistente, le cortesie di un impiegato di patronato; e piccoli “cadeaux”, qualche pacco di generi alimentari, qualche bolletta scaduta per utenze varie pagata, dei buoni di benzina – che non guastano mai, qualche serata in pizzeria – ovviamente tutto pagato -, e per i palati più fini pecora bollita e salsiccia arrostita. Non stupitevi, gran parte della popolazione si lascia abbindolare per poco! Se i presupposti continuano ad essere questi per Marsala non c’è futuro.