Marsala, ambulanza in soccorso fermata dalla sosta selvaggia

Le auto in sosta fermano un’autoambulanza in soccorso nei pressi dell’Escodindo. Paziente soccorsa con notevole ritardo

 

Attimi di panico ieri pomeriggio a Marsala per una donna colta da malore che è sta soccorsa con notevole ritardo a causa della sosta selvaggia che ha prolungato i tempi di intervento dei sanitari del servizio 118.  E’ accaduto, secondo quanto raccontato da bagnanti presenti sul luogo, nel tratto di spiaggia libera fra l’Escodindo ed il Signorino. Qui, intorno alle 16,30, si rendeva necessario l’intervento di una autoambulanza per una donna che colta da un improvviso malore avrebbe perso i sensi.

 

Le indicazioni fornite al centralino del 118 avrebbero indicato la donna nelle vicinanze dell’Escodindo per cui l’Ambulanza a sirene spiegate non è riuscita a raggiungere tempestivamente il paziente, rimanendo bloccata tra le auto in sosta selvaggia, nei pressi del parcheggio.  Prima che il mezzo di soccorso riuscesse ad uscire dal groviglio di auto in sosta sarebbero trascorse una quindina di minuti. Un lasso di tempo che avrebbe potuto essere vitale per la paziente soccorsa. Per il momento non si hanno notizie sullo stato di salute della donna, si auspica che il ritardo non abbia pregiudicato la sua guarigione.

 

Il problema delle auto in sosta selvaggia in prossimità dei lidi balneari del versante sud di Marsala si ripete puntualmente ogni anno. Mancano adeguate aree di sosta e le poche esistenti in questa zona sono insufficienti ad accogliere il grande flusso dei bagnanti nei mesi caldi. Quanto accaduto ieri dimostra ancora una volta la vulnerabilità di questa lunga fascia costiera, soprattutto nei momenti di emergenza. Viene lecito chiedersi se esistono delle vie di fuga, per casi in cui si verificassero eventi calamitosi, idonee a smaltire le decine di miglia di persone che affollano il litorale.

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