Il 31 dicembre si avvicina ed i precari “tremano”
E’ passato un anno e ritorna a pesare la spada di Damocle Personale sui precari siciliani il cui destino è appeso ad un esile filo, ancor più per quei soggetti che operano in comuni in dissesto finanziario. Delle due tematiche si è parlato a Villa Niscemi (Palermo), durante un incontro organizzato dall’AnciSicilia, cui hanno preso parte componenti del Consiglio regionale dell’Associazione e sindaci di comuni in dissesto. Il problema non è di facile soluzione, in questi 25 e passa anni di precariato continuato, le pubbliche amministrazioni non hanno mai fatto nulla per stabilizzare i circa 25 mila precari di cui oggi non possono più fare a meno.
A Villa Niscemi, tra gli altri, era presente l’assessore regionale alle Autonomie locali, Luisa Lantieri, alla quale il presidente dell’AnciSicilia Leoluca Orlando e il segretario generale Mario Emanuele Alvano, hanno evidenziato l’urgenza di definire, in tempi brevi, i vari passaggi collegati alle vicende del personale a tempo determinato, sia sotto il profilo di una possibile proroga, sia rispetto ad una soluzione strutturale con particolare riferimento ai comuni in dissesto. “La nostra più grande preoccupazione – ha continuato il presidente Orlando – è che dall’1 gennaio 2017, in assenza di una norma regionale e nazionale, i precari non possano essere legittimamente mantenuti in servizio”.
L’incontro si è reso necessario a seguito dell’accelerazione della crisi di governo nazionale che non ha reso possibile l’inserimento nella Legge di Bilancio 2017 di una norma sul personale precario. “Ci troviamo a fine dicembre – ha spiegato il segretario generale Alvano – con un alcune incognite, bisogna capire, quindi, al più presto in che termini si possa intervenire per risolvere il problema dei nostri precari. Su certi temi ribadiamo l’assoluta necessità di una confronto a tre tra comuni, Regione e governo nazionale. Senza questa sinergia risulterà sempre particolarmente complesso ottenere risultati strutturali”.
Su tale posizione è intervenuta l’assessore Lantieri comunicando un disegno di legge in materia. Andando in esercizio provvisorio verrà stabilita la proroga dal 2016 al 2018 e sarà predisposto un disegno di legge inattaccabile in cui troveranno spazio anche i precari dei comuni in dissesto e pre-dissesto. Un disegno di legge che sarà condiviso da tutti e che, come ha assicurato l’assessore Lantieri, sarà definito in un clima di assoluta collaborazione tra Regione ed enti locali.
“La situazione degli enti locali siciliani (comuni, unioni di comuni, liberi consorzi e città metropolitane), aggravata dall’impossibilità di poter stabilizzare i precari della pubblica amministrazione – sostiene Orlando – deve essere al centro delle priorità di governo e Parlamento regionale. Per questa ragione vengano i 220 milioni che dovrebbero essere destinati agli enti di area vasta ma si intervenga con decisione per introdurre, sin dall’assestamento di bilancio, una norma che ponga rimedio alla disastrosa riduzione delle risorse destinate a spese di investimento”.
fonte blogsicilia