La Capitaneria di Porto sequestra 250 kg di pesce congelato di dubbia provenienza

Sanzioni per oltre 3000 euro e  sequestro di circa 250 kg di pesce privo della prescritta documentazione sanitaria (ovvero della relativa tracciabilità), costituiscono il bilancio dell’attività di controllo della Capitaneria di Porto di Mazara. In questi giorni, i militari della Guardia Costiera di Mazara del Vallo hanno assoggettato a verifica alcuni luoghi interessati allo sbarco di pesce fresco unitamente a quelli destinati alla relativa vendita, sia la dettaglio che all’ingrosso.

Scopo degli accertamenti, condotti nell’ambito di tutto il Compartimento marittimo di Mazara del Vallo, è quello di garantire e tutelare il consumatore finale di prodotto fresco e/o congelato, facendo rispettare le norme previste lungo la filiera, dalla cattura, alla conservazione e alla successiva commercializzazione del pescato.

In particolare, il risultato più significativo delle Autorità Marittime è stato registrato presso i depositi di un noto impianto di distribuzione di prodotti ittici con sede a Mazara del Vallo nelle cui celle frigo sono stati rinvenuti 208 Kg di pesce congelato di varie specie (dentice, ricciola, aragoste, gambero sgusciato, ombrina, marlin, ecc.) privi della necessaria documentazione che ne attestasse la tracciabilità e la provenienza.

Al termine dell’attività operativa, sono stati sequestrati anche 10 kg. di pesce fresco abbandonato sulla sede stradale da ignoti che si sono dati alla fuga alla vista dei militari della Guardia Costiera.

 

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