Marsala, i “contrattisti” della Polizia Municipale in agitazione
In agitazione sindacale i “contrattisti” del Comune di Marsala impiegati a supplire le croniche carenze d’organico della Polizia Municipale. Il Coordinamento provinciale dell’Organizzazione Sindacale CSA Regioni Autonomie Locali ha dichiarato lo Stato di Agitazione Sindacale, ha aperto la Procedura di Raffreddamento e chiesto un incontro con S.E. il Prefetto di Trapani. Alla base del contenzioso la precarietà in cui si trovano queste unità lavorative (contratti rinnovati da anno in anno), impiego part-time, turnazione nella fascia oraria notturna (terzo turno non previsto dal Regolamento Comunale), irregolarità nell’emissione degli Ordini di Servizio comandati 48 ore prima quando finisce bene, altrimenti da un giorno all’altro. Inoltre l’Organizzazione sindacale denuncia che a fronte di paurosi buchi d’organico, al c.d. personale “Contrattista”, limitato nel numero e peraltro a part-time l’Amministrazione Comunale continua a pretendere sempre ed ulteriori nuovi servizi.
Nella lettera inviata al Prefetto, al Sindaco, al Segretario Generale, al Dirigente della Polizia Municipale, ai Lavoratori, agli Organi d’informazione e alla Commissione di Garanzia dell’Attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali l’Organizzazione Sindacale dichiara lo stato di agitazione sindacale propedeutico all’eventuale proclamazione dello sciopero di tutto il personale della P.M. del Comune di Marsala ed al contempo chiede a S.E. il Prefetto di Trapani di essere convocata in Procedura di Raffreddamento unitamente all’Amministrazione Comunale di Marsala al fine di trovare la soluzione alla vertenza e scongiurare lo Sciopero.
L’Organico della Polizia Municipale di Marsala da tanti anni è terribilmente sotto, carente di personale, soprattutto di quello a tempo indeterminato. Inoltre ha un’età media elevata per cui il Corpo, nel suo insieme, nel tempo, ha perso parte della sua originaria capacità operativa. Ogni anno che passa la situazione si aggrava sempre più, sia perché tutto il Personale continua ad invecchiare accusando ulteriori malanni, sia perché inesorabilmente continua l’esodo da pensionamento senza nuove immissioni in servizio. Per come avviene per tutti i settori del Comune di Marsala i servizi essenziali, e non, dell’Ente vengono garantiti grazie alla presenza dei “contrattisti”, personale che si è qualificato e professionalizzato nella pubblica amministrazione avendo lavorato ininterrottamente da 25 anni. Un fatto molto più che anomalo, oggetto di tante sentenze giudiziarie e persino impugnato dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea che ha dichiarato illegittimo il ricorso ai rinnovi plurimi dei contratti a tempo determinato nella pubblica amministrazione.
La pubblica amministrazione, sostiene la sentenza, non può assumere dipendenti con contratto a tempo determinato e poi rinnovare a oltranza tale tipo di rapporto, condannandoli a una vita di precariato: una situazione del genere viola i principi della normativa comunitaria. Insomma L’uso, da parte della Pa, del contratto di lavoro a termine si giustifica solo quando vi sono esigenze eccezionali e momentanee cui far fronte. Insomma, il contratto a tempo determinato non può essere usato, come è stato fatto per decenni in Italia, al posto di contratti a tempo indeterminato per ricoprire funzioni ed esigenze stabili e non temporanee.
La sentenza numero 15 del 2016 pronunciata il 14 settembre dalla X sezione della Corte di Giustizia Ue parte dalla vicenda di una lavoratrice precaria di un ospedale spagnolo ma giunge a conclusioni che rischiano di travolgere l’intero sistema italiano. Per l’Assessore alla Funzione Pubblica della Regione siciliana Luisa Lantieri la sentenza crea rischi per l’amministrazione ma anche per i precari i quali se chiedessero in massa la stabilizzazione correrebbero il rischio di essere mandati a casa definitivamente. “I giudici – ha dichiarato Luisa Lantieri -, potranno obbligarci a stabilizzare la dove ci sono posti liberi in pianta organica ma potrebbero applicare il job act per tutti gli altri che andrebbero a casa definitivamente con un risarcimento. Noi vogliamo evitarlo sia perché non sarebbe giusto dopo 25 anni di servizio, sia perchè i risarcimenti potrebbero essere anche troppo pesanti da sostenere”
QUESTA LA RIVENDICAZIONE SINDACALE
“S.E. Il Prefetto di Trapani
Sig. Sindaco
Sig. Segretario Generale
Sig. Dirigente della P.M.
del Comune di Marsala
Commissione di Garanzia dell’Attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali
Lavoratori
Organi di Stampa
Oggetto: Dichiarazione dello Stato di Agitazione Sindacale Apertura Procedura di Raffreddamento — Richiesta incontro con S.E. il Prefetto.
La P.M. di Marsala da tanti anni è terribilmente sotto organico ed il personale, soprattutto quello a tempo indeterminato, ha un’età media elevata per cui il Corpo, nel suo insieme, nel tempo, ha perso parte della sua originaria capacità operativa. Ogni anno che passa la situazione si aggrava sempre più, sia perché tutto il Personale continua ad invecchiare accusando ulteriori malanni, sia perché inesorabilmente continua l’esodo da pensionamento senza nuove immissioni in servizio. Né questa carenza si riesce a coprire con il c.d. personale <<Contrattista>> limitato nel numero e peraltro a part-time. In questa situazione l’A.C. invece continua a pretendere sempre ed ulteriori nuovi servizi, specialmente nella fascia oraria notturna, istituendo di fatto, un terzo turno non previsto dal Regolamento Comunale. Tra l’altro, il personale si sente fortemente penalizzato, poiché a differenza di altri Comandi (vedi su tutti quello di Trapani) dove i lavoratori vengono comandati in servizio turnato con Ordini di Servizio scritti da una settimana all’altra, a Marsala, invece, vengono
comandati 48 ore prima quando finisce bene, altrimenti da un giorno all’altro. Questa circostanza non solo penalizza il lavoratore che non si può programmare la propria vita privata ma, soprattutto, le loro famiglie che ne rimangono inevitabilmente condizionate non sapendo se nei giorni a venire il proprio familiare lavora di mattina o pomeriggio. Altro motivo di malcontento generalizzato è stato il modo come il Fondo 2015 è stato distribuito tra i dipendenti specie per quanto concerne l’istituto della produttività. Infatti, a parere dello scrivente, è stato corrisposto ai lavoratori, da parte dei Dirigenti, il salario accessorio relativo all’anno 2015 in violazione del Regolamento della Performance e prima della sottoscrizione dell’Accordo Decentrato in sede di D.T., così come previsto invece dal CCNL. Siffatto Accordo di conseguenza non è stato sottoscritto dal CSA Regioni Autonomie Locali che, in proposito, si riserva di interessare gli Organi di Controllo previsti dalla legge.
Di tutto quanto sopra e di altro ancora la Scrivente O. S. in ben 3 incontri ha messo al corrente dettagliatamente l’A.C. nella persona del Sig. Sindaco. Ma risultati apprezzabili non se ne sono visti! Per non parlare che da diversi mesi si chiede, in applicazione della normativa vigente e degli accordi sull’autoregolamentazione del diritto di sciopero, di definire il contingente numerico del personale di tutto il Comune per assicurare i vari servizi pubblici essenziali in caso di eventuale sciopero nel Comune di Marsala e di questo si prega la Commissione, di cui indirizzo e che legge per competenza, di determinarsi in proposito.
Per tutto quanto sopra la scrivente U.S., suo malgrado, si vede costretta, nell’esclusivo interesse dei lavoratori a
dichiarare
lo stato di agitazione sindacale propedeutico all’eventuale proclamazione dello
sciopero di tutto il personale della P.M. del Comune di Marsala ed al contempo
chiede
a S.E. il Prefetto di Trapani di essere convocata in Procedura di Raffreddamento unitamente all’A.C. di Marsala al fine di trovare la soluzione alla vertenza e scongiurare lo Sciopero.
Rimanendo in attesa di cortese necessario riscontro è gradito porgere
Distinti Saluti
CSA REGIONI AUTONOME LOCALI
IL COORDINATORE PROVINCIALE
Pa. Pagoto”